La Nuova Sardegna

Sassari

interrogazione 

«Bono da un mese senza il medico di base aspetta un sostituto»

BONO. La contingenza della necessità di osteggiare l’approvazione della delibera sui nuovi assetti della rete chirurgica regionale non distoglie l’attenzione dai problemi quotidiani: come l’assenza,...

03 ottobre 2018
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BONO. La contingenza della necessità di osteggiare l’approvazione della delibera sui nuovi assetti della rete chirurgica regionale non distoglie l’attenzione dai problemi quotidiani: come l’assenza, ormai da circa un mese, di un medico di base a Bono, che manca dopo l’ingresso in pensione del precedente titolare di quel compito.

La questione è oggetto di una interrogazione presentata dal consigliere regionale Gaetano Ledda che chiede, con risposta scritta, il motivo della mancata sostituzione.

Nel testo Ledda rimarca il ruolo fondamentale del servizio del medico di base, che «soprattutto nei piccoli comuni offre supporto e prevenzione e garantisce cure che necessitano di essere erogate il più vicino possibile all'assistito».

Un servizio importante per tutti ma soprattutto per gli anziani, «per i quali rappresenta un riferimento indispensabile e insostituibile». A essere messo in discussione è il diritto primario alla salute «garantito dalla nostra Costituzione e che tutti devono essere messi nelle condizioni di poter esercitare».

Pertanto, nella sua interrogazione Gaetano Ledda (Psd’Az L Base)chiede al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore alla Sanità Luigi Arru «se sono a conoscenza della situazione e quali sono le motivazioni della mancata nomina di un sostituto» e soprattutto «quali azioni si intendono intraprendere al fine di risolvere il problema, considerato che allo stato attuale non risulta essere attivato nessun intervento teso a risolvere la situazione» ma che anzi, a quanto pare, « al contrario si chiede ai cittadini di rivolgersi ai presidi sanitari dei comuni limitrofi».

Disagio che va a pesare maggiormente sui molti cittadini con difficoltà motorie, e quindi già in precaria situazione fisica, che a causa di questa situazione si trovano costretti a soffrire ulteriormente per spostamenti che potrebbero invece essere evitati qualora si provvedesse alla sostituzione del medico di base andato in pensione. (b.m.)

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