La Nuova Sardegna

Sassari

«Viviamo nel terrore barricati dentro le case»

di Luca Fiori
«Viviamo nel terrore barricati dentro le case»

Gli abitanti di via Munizione Vecchia hanno presentato numerosi esposti: «Ma nessuno interviene»

03 ottobre 2018
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SASSARI. «Nelle notti del fine settimana arrivano a decine anche da altri quartieri, qui nessuno li controlla e possono fare quello che vogliono. Sulle soglie delle nostre abitazioni bevono e consumano cocaina, i nostri portoni e i muri delle nostre case sono i loro bagni a cielo aperto. Noi restiamo barricati in casa, perché se proviamo a lamentarci ci minacciano».

Sono arrivati all’esasperazione gli abitanti di via Munizione Vecchia e del dedalo di viuzze che si attorcigliano tra via Arborea e via Università, in pieno centro storico. Strade in cui la presenza delle forze dell’ordine sarebbe diventata un miraggio. «Abbiamo presentato già due esposti» spiegano alcuni residenti della zona che per timore di ritorsioni chiedono di non essere fotografati e che il loro nome non finisca sul giornale.

«Abbiamo raccolto decine di firme tra abitanti e commercianti del quartiere - spiegano - e ci siamo rivolti alla Questura, alla Procura della Repubblica, al Comando della polizia locale e al Comune, ma sembra che nessuno possa fare niente». Nella zona la presenza di due circoli privati che aprono i battenti dalle prime ore del mattino fa da calamita per bande di sbandati e tossicodipendenti. «Iniziano a bere da presto - raccontano i residenti preoccupati - e non è raro trovare qualcuno che fa i suoi bisogni in pieno giorno davanti alle nostre case. Di recente dopo tante richieste il Comune ha fatto installare due telecamere - aggiungono i cittadini - ma abbiamo saputo che ancora non sono entrate in funzione e una delle due è già stata manomessa e spostata in modo che non inquadri il tratto della via in cui anche in pieno giorno avvengono i passaggi di droga». Nelle notti del fine settimana la situazione precipita. «Il venerdì e il sabato notte - spiegano i residenti - queste stradine vengono invase da decine di giovanissimi. Arrivano da altri quartieri e sanno che qui possono trovare alcol a basso prezzo e droga di tutti i tipi. Noi invece non possiamo più uscire - concludono - quando abbiamo chiesto di poter riposare siamo stati minacciati».

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