La Nuova Sardegna

Sassari

Masala: «Multiservizi, Wheeler non decide e così la farà morire»

Masala: «Multiservizi, Wheeler non decide e così la farà morire»

PORTO TORRES. In attesa che il sindaco Sean Wheeler sveli venerdì le reali intenzioni dell’amministrazione comunale sul presente e il futuro dei trenta lavoratori della società in house Multiservizi...

10 ottobre 2018
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PORTO TORRES. In attesa che il sindaco Sean Wheeler sveli venerdì le reali intenzioni dell’amministrazione comunale sul presente e il futuro dei trenta lavoratori della società in house Multiservizi - come annunciato dallo stesso primo cittadino durante il sit in dei sindacati - si registrano le reazione dell’amministratore unico dimissionario Antonio Masala e della segreteria cittadina del Psd’Az.

«Il sindaco dice pubblicamente che non ha intenzione di far morire la Multiservizi – attacca Masala –, ma in realtà, privandola di tutti i servizi che prima venivano gestiti dalla stessa società e che ora non vengono rinnovati, in pratica la sta facendo morire: in merito invece alla disponibilità per lavori pari ad 1 milione e 600mila euro (circa 1 milioni e 300mila + iva), va precisato che tali cifre derivano da capitolati a volte predisposti senza effettuare le dovute analisi o con all’interno somme che vengono fatturate solo per servizi effettuati a chiamata». Un esempio: secondo l’ex amministratore, è quello del capitolato del verde entrato in vigore il Primo maggio. «Le lavorazioni inserite all’interno non sono accompagnate da un’analisi dei prezzi e da un tempario: va inoltre specificato come ad oggi, dal 2016, la Multiservizi non ha un piano programmatico operativo approvato dal Comune. I piani programmatici sono stati portati in assemblea, prima da chi mi ha preceduto e poi dal sottoscritto, senza mai aver ottenuto risposte in merito». Il triennio della gestione Wheeler è stato con quello con meno risorse per la Multiservizi, aggiunge Masala, e i riscontri si possono verificare dai bilanci depositati alla Camera di commercio di Sassari. «Non sono un amministratore che scappa alle prime difficoltà – sottolinea Masala – ma una persona che prende atto dell’impossibilità di lavorare con chi non ascolta e non decide mai. È semplice scaricare le colpe sui lavoratori e sul sottoscritto per incapacità di fatturare senza guardare al problema di tutto, ossia alla mancata cura e analisi degli affidamenti assegnati alla Multiservizi che nella maggior parte dei casi sono stimati e non accompagnati da analisi dettagliate, salvo eventuali documenti tenuti privati e non comunicati al sottoscritto». Anche il Partito Sardo d’Azione, presente al sit in organizzato dai sindacati, interviene sulla vicenda. «Condanniamo con forza il piano di smantellamento della Multiservizi previsto dall’amministrazione comunale – dice la segretaria cittadina Ilaria Faedda – e la totale incapacità dei pentastellati su una società controllata al 100 per cento dal Comune di Porto Torres: siamo di fronte allo smantellamento di un intero territorio con un sindaco e una giunta priva di una strategia occupazionale, in cui l’unico interesse è quello di distruggere il tessuto economico e sociale della nostra città. Ai lavoratori della Multiservizi diciamo comunque di tenere duro». (g.m.)

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