La Nuova Sardegna

Sassari

La stazione forestale cambia sede

Bonorva, il Comune ha ceduto alla Regione un edificio in via Giovanni XXIII

11 ottobre 2018
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BONORVA. Lunedì scorso la responsabile del servizio patrimonio e dell’ambiente dell’ufficio tecnico comunale ha firmato il contratto che ha assegnato alla Regione, rappresentata dal direttore del servizio demanio e patrimonio dell’assessorato agli Enti locali e urbanistica, Renato Serra, un immobile situato in via Giovanni XXIII, all’angolo del piazzale posto a confine con l’istituto comprensivo, da destinare a ufficio regionale della stazione forestale e di vigilanza ambientale.

L’immobile, con ingresso dalla via Giovanni XXIII, dopo un regolare controllo di merito è stato consegnato al geometra Roberto Vacca, dell’assessorato regionale agli enti locali, finanze ed urbanistica servizio demanio e patrimonio, che, contestualmente, l’ha affidato all’ispettore capo Franco Corrai, della stazione forestale di Bonorva, in qualità di utilizzatore finale.

L’immobile, che fa parte di un edificio multipiano, in origine era stato costruito per essere utilizzato come Casa dello studente e intitolato al professor Antonio Sanna, sarà destinato a ufficio della stazione forestale e di vigilanza ambientale.

Una collocazione gradita all’amministrazione comunale che da tempo aveva studiato la possibilità di mettere a disposizione dell’importante servizio di vigilanza dei locali idonei all’interno di un complesso di strutture pubbliche, ai funzionari regionali e agli operatori della stazione che, come ha osservato l’assessore comunale al Patrimonio e all’ambiente, Aldo Salaris, da tanti anni operano in modo costante, e più che positivo, per salvaguardare il territorio di loro competenza e mettono a disposizione della popolazione un’ attenta e precisa consulenza sulle varie norme e pratiche che disciplinano l’uso corretto.

«Con il loro impegno e l’irrinunciabile consulenza e operatività – ha osservato Salaris –, contribuiscono a evitare che, in particolare in caso di calamità naturali o, nel periodo estivo, si debba combattere, senza precise informazioni di tecnica operativa, il grave pericolo rappresentato dai possibili allagamenti e incendi per contribuire, con una buona, immediata e puntuale collaborazione a evitare situazioni d’incontrollabile gravità».

Emidio Muroni

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