La Nuova Sardegna

Sassari

Il Wwf scopre gli orti di San Pietro

Il Wwf scopre gli orti di San Pietro

Grande successo per la visita organizzata per l’iniziativa “Urban Nature”

12 ottobre 2018
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SASSARI. Sulla mappa del Wwwf Italia dedicata a “Urban Nature” compare anche Sassari. Che il 7 ottobre ha aderito, tramite il WWf locale, presentando un percorso per esplorare, conoscere ed apprezzare il valore della biodiversità.

La scelta è caduta sul parco di San Pietro in Silki per il suo valore paesaggistico - ambientale e per il suo notevole valore storico, determinato dalla presenza del complesso monastico a cui appartengono gli orti di San Pietro, almeno dall’anno mille. La visita, guidata dal botanico Emmanuele Farris del dipartimento di Chimica e Farmacia dell’università di Sassari, ha visto un cinquantina di persone, soci e simpatizzanti, esplorare l’area verde localizzata tra città e campagna, vero ecosistema – filtro a servizio della città.

I visitatori hanno apprezzato il valore aggiunto del Parco, costituito dalla presenza solitaria e discreta di piante selvatiche rimaste o arrivate col tempo nell’area, complice la diminuzione delle attività agricole, tra cui spiaccano i due Mirti secolari (o millenari?), esemplari di eccezionale vigore che le attività agricole hanno conservato, come Allori e Salici di notevoli dimensioni, il Capelvenere sui muri freschi e umidi.

E, tra gli animali la Civetta che vive nei ruderi, il Picchio rosso maggiore che si nutre sui tronchi degli alberi morti, l’Usignolo di fiume che riempie il silenzio della valle con il suo canto matallico, la Ballerina gialla che col suo volo rallegra la serata.

I visitatori hanno percepito gli Orti di San Pietro come un parco agricolo urbano multifunzionale che alle valenze agricole, ancora possibili, somma quello di scrigno di biodiversità per la prorompente forza con la quale la natura lo arricchisce, ricostruendo equilibri forse mai perduti.

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