La Nuova Sardegna

Sassari

Attentato incendiario a un dirigente della Torres

di Luca Fiori
Attentato incendiario a un dirigente della Torres

Distrutta la macchina di Antonio Carboni, vice presidente della squadra rossoblù La Citroen C4 Cactus era parcheggiata nel cortile della sua villa. Indaga la Digos

20 ottobre 2018
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SASSARI. Hanno scavalcato il muro della sua villetta in via Ciasca, tra via Luna e Sole e l’inizio di Monte Bianchinu, poi hanno cosparso di liquido infiammabile la Citroen C4 Cactus, posteggiata sotto una veranda, e hanno fatto partire le fiamme.

Nel mirino degli incendiari ieri, poco prima dell’alba, è finito Antonio Carboni, sassarese di 45 anni, agente di commercio e attuale vice presidente della Torres calcio maschile. Il fuoco nel cortile della sua villetta è partito poco prima delle 5, quando la città ancora dormiva e Carboni si trovava all’interno dell’abitazione con i suoi familiari.

A rendersi conto per prima di quanto stava accadendo è stata un’abitante della zona che era appena uscita di casa per andare a fare jogging. La donna ha dato immediatamente l’allarme e pochi minuti dopo sul posto sono arrivati i vigili del fuoco. Il loro intervento ha evitato che le fiamme raggiungessero la tettoia in legno e l’abitazione del dirigente della Torres. Un’azione tempestiva che ha scongiurato conseguenze ben più gravi.

Tra i primi ad accorrere è stato il presidente della squadra rossoblù, Salvatore Sechi, che abita nella villetta accanto a quella di Carboni. Prima che arrivassero i vigili del fuoco il patron della Torres ha cercato di spegnere l’incendio con una manichetta, ma le fiamme erano troppo alte e ha dovuto desistere e attendere l’arrivo dell’autobotte.

Sul posto sono arrivati anche gli agenti della squadra volante. Sono stati loro insieme ai vigili del fuoco ad avvisare Antonio Carboni di quello che stava accadendo. Una volta spente le fiamme i rilievi sono stati eseguiti dagli esperti della polizia Scientifica.

Dell’episodio si stanno occupando gli investigatori della Digos, a cui il procuratore capo Gianni Caria ha affidato le indagini. Al momento non si può escludere nessuna pista. Gli inquirenti dovranno chiarire se l’attentato sia legato all’attività da dirigente sportivo di Carboni, al suo lavoro di agente di commercio o - terza ipotesi - a questioni personali. Un aiuto per risalire ai responsabili potrà arrivare dalle numerose telecamere presenti nella zona che potrebbero aver ripreso gli incendiari in azione. «Non sarà questa vigliaccata a farmi lasciare l’incarico che ricopro» ha commentato il vice presidente della Torres, che però non vuole credere che l’episodio di ieri mattina possa essere riconducibile a qualche malumore che si è creato attorno alla squadra, dopo il deludente avvio nel campionato di serie D. «Non ho nemici - ha aggiunto Carboni - ma se chi ha commesso questo grave atto intimidatorio pensava di spaventarmi ha proprio sbagliato persona. Spero che vengano individuati quanto prima i responsabili - ha concluso - nel mentre io continuerò a lavorare per il bene della Torres insieme al presidente Sechi».

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