La Nuova Sardegna

Sassari

«Basta prese in giro, dateci le case»

di Gavino Masia

La rabbia degli assegnatari dei 49 alloggi popolari ieri all’incontro con gli amministratori comunali

01 novembre 2018
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PORTO TORRES. Tante famiglie disperate per lo sfratto esecutivo già in atto da qualche mese e altre in gravi difficoltà quelle che si sono presentate ieri mattina nella sala consiliare del Comune per avere notizie certe sulla consegna dei 49 alloggi a canone sostenibile di via Falcone-Borsellino. L’amministrazione comunale ha voluto infatti incontrare i potenziali assegnatari di quella abitazioni alle 12,30 - per tenerli aggiornati sullo stato dei lavori degli alloggi di edilizia residenziale pubblica - e la reazione dei nuclei familiari è stata di totale sfiducia nei confronti dell’esecutivo pentastellato rappresentato nell’occasione dall’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Derudas e dal vicesindaco Marcello Zirulia.

«Avete detto parole non vere affermando che entro il 31 ottobre avreste consegnato le nuove abitazioni – ha ricordato Fortunato Occulto – e invece rimaniamo ancora assegnatari solo sulla carta e non abbiamo mai potuto mai vedere l’interno di questi appartamenti». Una signora non si dava pace per l’ennesimo appuntamento in Comune andato a vuoto. «Abito in casa di parenti e sto male di salute – ha detto –, perché mi dovranno asportare un polmone. Ho uno sfratto dallo scorso 15 settembre e le vostre non risposte sulla data di consegna mi stanno portando all’esasperazione: l’impressione è che voi ci state letteralmente prendendo per in giro». Una giovane mamma, invece, ha chiesto agli amministratori di mettersi nei loro panni per capire che situazione stavano vivendo: «Ci sono giorni che non ho niente da mangiare, e devo ringraziare il padrone di casa che mi viene incontro».

Il Comune aveva partecipato nel 2009 al programma di edilizia a canone sostenibile inserito nel decreto del ministero delle Infrastrutture, cui aderiva la Regione, e per la realizzazione dell’intervento è stato firmato nel 2011 un accordo di programma tra la stessa Regione e il Comune. Da allora ad oggi l’attesa per cittadini che inseguono il sogno di una casa è stata quindi davvero snervante – tra ritardi per varianti in corso d’opera, problemi nella fase di protocollazione delle domande e controlli della guardia di finanza – e ancora più fastidio hanno dato le parole pronunciate nel 2018 dagli amministratori sulle date di consegna degli alloggi spostate di mese in mese. «Abbiamo accumulato alcuni giorni di ritardo rispetto alle previsioni di chiusura del cantiere – ha ammesso l'assessore Derudas – e proprio questa mattina (ieri) ho sollecitato l’impresa a concludere i lavori: dalla prossima settimana l'impresa dovrà eseguire i lavori propedeutici agli allacci idrici e fognari e alla posa dell’impianto elettrico. Enel e Abbanoa sono già state allertate. Sono in fase di conclusione anche gli accatastamenti, mentre per il tratto di accesso agli stabili si provvederà alla posa della ghiaia in attesa che venga completata l'urbanizzazione».

Sulle assegnazioni della case, invece, ha risposto Zirulia. «Non ho mai fatto promesse e non le posso fare neanche ora: gli atti da adottare sono gestionali e non è così immediato ipotizzare una possibile tempistica, considerato anche che alcuni passaggi amministrativi richiedono necessariamente un coinvolgimento dei soggetti aventi titolo all'assegnazione. Comprendo la situazione di disagio degli assegnatari e l’impegno che posso prendere è quello di sollecitare la struttura comunale affinché, una volta definita la conclusione dei lavori, cominci a dare seguito alle pratiche relative alle assegnazioni delle case».



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