Siligo rende onore ai suoi caduti
Toccante commemorazione nella giornata dedicata alle Forze Armate
07 novembre 2018
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SILIGO. «Quando ricordiamo i combattenti e i caduti di ogni tempo, facciamo omaggio ai valori che esaltano non la guerra, ma la profonda umanità del sacrificio, dell’eroismo, della dedizione che sono sentimenti eterni». Lo ha detto il sindaco, Mario Sassu, nel suo discorso in occasione della giornata dedicata all’Unità nazionale e alle Forze armate.
«Ma per quelle vite spese – ha aggiunto il sindaco – il nostro comportamento deve sempre andare nella direzione di difendere la pace di tutti, aiutare chi è in difficoltà, per costruire una società migliore».
Siligo ha pagato alla tragedia della prima guerra mondiale il tributo di 21 vite, perse tra il Carso, la Bainsizza, il Monte Zebio, gli altri fronti di guerra, oltre ai numerosi feriti. Alla cerimonia, oltre ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, hanno partecipato il parroco don Giuseppe Marras, i carabinieri di Siligo, l’Associazione nazionale agenti polizia penitenziaria di Uri, molti cittadini.
Nella prima parte della cerimonia, è stata deposta una corona di alloro davanti alla lapide dei caduti in guerra, che si trova nell’androne del palazzo comunale.
Il corteo si è poi spostato verso la chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, dove don Giuseppe Marras ha celebrato il rito religioso in suffragio dei caduti di Siligo.
Alla fine della messa, il sindaco ha ricordato uno per uno i nomi dei silighesi caduti sia nel primo che nel secondo conflitto mondiale, mentre ogni nome veniva scandito da un rintocco di campana, quasi a restituire quel rintocco che allora, le terribili circostanze della guerra negarono ai poveri morti caduti sui diversi fronti dove erano impegnati.
Subito dopo, si è formato un corteo che si è mosso verso la piazza Giuseppe Deroma, dove sorge il monumento ai caduti opera dello scultore silighese Filippo Canu, e dove il sindaco ha deposto un’altra corona di alloro.
Mario Bonu
«Ma per quelle vite spese – ha aggiunto il sindaco – il nostro comportamento deve sempre andare nella direzione di difendere la pace di tutti, aiutare chi è in difficoltà, per costruire una società migliore».
Siligo ha pagato alla tragedia della prima guerra mondiale il tributo di 21 vite, perse tra il Carso, la Bainsizza, il Monte Zebio, gli altri fronti di guerra, oltre ai numerosi feriti. Alla cerimonia, oltre ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, hanno partecipato il parroco don Giuseppe Marras, i carabinieri di Siligo, l’Associazione nazionale agenti polizia penitenziaria di Uri, molti cittadini.
Nella prima parte della cerimonia, è stata deposta una corona di alloro davanti alla lapide dei caduti in guerra, che si trova nell’androne del palazzo comunale.
Il corteo si è poi spostato verso la chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, dove don Giuseppe Marras ha celebrato il rito religioso in suffragio dei caduti di Siligo.
Alla fine della messa, il sindaco ha ricordato uno per uno i nomi dei silighesi caduti sia nel primo che nel secondo conflitto mondiale, mentre ogni nome veniva scandito da un rintocco di campana, quasi a restituire quel rintocco che allora, le terribili circostanze della guerra negarono ai poveri morti caduti sui diversi fronti dove erano impegnati.
Subito dopo, si è formato un corteo che si è mosso verso la piazza Giuseppe Deroma, dove sorge il monumento ai caduti opera dello scultore silighese Filippo Canu, e dove il sindaco ha deposto un’altra corona di alloro.
Mario Bonu
