La Nuova Sardegna

Sassari

«Bonifiche, la città ha bisogno di certezze»

«Bonifiche, la città ha bisogno di certezze»

Assenza di risposte e di date precise sull’inizio dei lavori: il Psd’Az lancia l’allarme e attacca Wheeler

11 novembre 2018
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PORTO TORRES. «Porto Torres ha necessità di risposte sicure sugli inizi delle bonifiche delle aree industriali, sul numero delle maestranze e aziende locali che saranno impiegate e sulla qualità degli interventi di bonifica ambientale: se queste assicurazioni non dovessero pervenire, siamo pronti a una mobilitazione che coinvolga il sistema delle imprese del territorio e tutti i cittadini».

Parole del segretario cittadino e del responsabile industria del Psd’Az , Ilaria Faedda e Bastianino Spanu, che ieri mattina hanno espresso il malcontento dei sardisti per i continui rinvii e i ritardi sugli interventi di bonifica della collina dei veleni di Minciaredda. «Ci preoccupano anche i “rumors” sul fatto che la tipologia e la quantità dei rifiuti interrati a Minciaredda non siano compatibili con i costi ed i metodi di smaltimento previsti nel progetto Nuraghe – dicono Faedda e Spanu –, ragion per cui riteniamo che sia più che opportuno l’istituzione di una commissione parlamentare di vigilanza permanente per monitorare costantemente sia il rispetto dei tempi di realizzazione delle bonifiche sia la certezza dell’eliminazione di tutti i rifiuti pericolosi per l’ambiente e per la salute dei cittadini». Dopo la rescissione del contratto di bonifica di Syndial all’azienda Astaldi - presente dal 2014 dentro l’area industriale - c’è dunque molto scetticismo da parte delle forze politiche sul cronoprogramma dei lavori che di fatto non sono mai iniziati nella collina dei veleni.

«Il Psd’Az pensa che 200 posti di lavoro siano troppo pochi in cambio del 50 per cento del territorio comunale - e se non c’è un vero e proprio piano di riconversione industriale Eni e Sindyal possono anche andare via: Astaldi aveva proposto tre varianti che Eni non ha mai approvato e attualmente sta lavorando con le autorizzazioni dell’azienda revocata senza avere ancora le volture». L’ultima stoccata dei Quattro Mori al sindaco Wheeler, che «sembra non avere alcuna credibilità in decisioni importanti che riguardano la città». (g.m.)

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