La Nuova Sardegna

Sassari

Calancoi, sì alla variante ma è maretta nel Pd

Calancoi, sì alla variante ma è maretta nel Pd

I terreni circostanti diventano aree di pregio e agricole. I consiglieri Panu e Fadda escono dall’aula

16 novembre 2018
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SASSARI . Passa con i voti della maggioranza in consiglio comunale la variante nelle aree di Calancoi, ma è un’altra crepa che si apre nel Partito Democratico. Con i consiglieri comunali Lello Panu e Valeria Fadda usciti dall’aula nel momento del voto e battibecchi durante tutta la discussione tra i due esponenti dem e la presidente del consiglio Esmeralda Ughi, che li ha ripetutamente invitati ad abbassare i toni. Non hanno partecipato al voto neanche i 5 Stelle. La questione è nata in seguito alla causa vinta davanti al Tar da Fabrizio Sanna, proprietario di terreni a ridosso della ex discarica e che proprio per questo motivo erano stati classificati nel piano urbanistico comunale zona H3.1 e cioè “discariche dismesse”. Il Tar ha dato ragione al privato perché il Comune non aveva argomentato con dati alla mano che l’area potesse essere inquinata dalla discarica, bomba ecologica nonostante sia stata dismessa e da anni sotto i riflettori.

Per adeguarsi al pronunciamento del Tar, la maggioranza ha quindi portato in aula una delibera di variante che modifica il Puc, sostituendo alla precedente destinazione urbanistica delle aree circostanti il vecchio sito di raccolta dei rifiuti, nuove destinazioni: H2.9 (e cioè sottozone di pregio paesaggistico ambientale) per i terreni a sud della ex discarica, e E5.a (aree agricole marginali) a quello sul lato est della ex discarica. Già annullato il Puc nella parte in cui classificava urbanisticamente i terreni del privato come discariche dismesse, l’amministrazione corregge quindi un “errore” figlio di una serie di sovrapposizioni di norme urbanistiche e, in mancanza di accertamenti tecnici che escludano al cento per cento una compromissione ambientale della vasta zona di Calancoi.

La pratica era stato oggetto di lunghe discussioni in commissione urbanistica e per la verità, proprio perché si aspettava un inquinamento la maggior parte dei consiglieri aveva votato contro. Queste le considerazioni che hanno spinto Valeria Fadda e Lello Panu a presentare ieri due emendamenti alla delibera: il primo chiedeva che i terreni fossero individuati come zona G, secondo il vecchio piano regolatore, il secondo di integrare la delibera con una relazione o un parere da parte del settore comunale Ambiente e verde pubblico in cui si escludessero fenomeni di inquinamento. Entrambi bocciati a maggioranza. La consigliera Fadda ha richiamato i colleghi sul fatto che con le nuove varianti si dà opportunità a sfruttare come agricola una zona in cui non è certo se siano affondati nel sottosuolo i veleni provenienti dalla ex discarica. «Si tratta di tutelare la salute pubblica».

«Non ci sono pericoli - hanno assicurato l’assessore Alessandro Boiano e il sindaco Sanna». Le nuove classificazioni, è stato detto, sono state disposte secondo le regole fissate dal piano paesaggistico regionale.

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