La Nuova Sardegna

Sassari

Sanna rompe gli indugi correrà alle Regionali

di Giovanni Bua
Sanna rompe gli indugi correrà alle Regionali

Il via libera nella direzione Dem di martedì: «Sono a disposizione del partito» La scelta per le Comunali rimandata a febbraio, ma c’è chi chiede le primarie

30 novembre 2018
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SASSARI. Nicola Sanna sarà in campo alle prossime elezioni regionali nella lista del Pd. Il via libera è arrivato mercoledì sera, al termine di una riunione congiunta di direzione cittadina e provinciale, aperta, dopo l’introduzione del segretario provinciale Cordedda, da una relazione del primo cittadino sassarese. Una mossa attesa, a cui si lavora da settimane, che sigla una elettrica pax elettorale all’interno delle correnti Dem. E rimanda la resa dei conti per Palazzo Ducale a dopo le elezioni regionali.

«Sabato scorso – ha sottolineato Sanna – ho partecipato convintamente a sostenere la candidatura di Massimo Zedda a presidente della Regione e sono disponibile, non da solo ed insieme a tanti sindaci, a fare tutto quanto sia necessario per raggiungere l'obiettivo per continuare a vincere in Regione e poi in città. Tutto ciò anche per creare le migliori condizioni per affrontare come partito e coalizione, al momento opportuno, anche la scadenza delle elezioni comunali. Per quanto mi riguarda attendo che il partito assuma le decisioni più opportune su come meglio utilizzare la mia esperienza politica e amministrativa, le mie relazioni maturate in questi anni, mettendo a disposizione della coalizione e della città la mia disponibilità e il mio impegno personale». Intervento seguito da un piccolo colpo di teatro, con Sanna che ha lasciato la riunione per «consentire un dibattito più sereno». Dibattito che è andato avanti fino a tarda sera, con gli interventi del segretario cittadino Gianni Carbini, di Giacomo Spissu e Gavino Manca, Giampaolo Mameli e Mario Pala, e col suggello finale del consigliere regionale uscente Luigi Lotto che, annunciando che non richiederà la deroga per il terzo mandato, ha di fatto messo il bollino finale sulla candidatura di Sanna, che dell’area Lotto è personaggio di punta. Alla fine il documento del sindaco è stato fatto proprio dalla direzione e approvato all’unanimità e ci si è dati appuntamento per sabato alla conferenza programmatica di Tramatza che aprirà la campagna per le regionali.

«In questo momento lo stato di salute del partito a livello locale e regionale non è positivo, quindi dobbiamo fare tutti uno sforzo per migliorarlo. In quest'ottica non posso che apprezzare le parole del sindaco - ha sottolineato Carbini - Dobbiamo fare una lista più forte possibile, e Nicola Sanna può dare un apporto fondamentale». Plaude al ritrovato clima di intesa anche il segretario provinciale dei dem, Gianpiero Cordedda. «Abbiamo tutti apprezzato il discorso di Sanna e la sua disponibilità».

Tutto bene dunque. Anche se, come sempre, nel Pd nulla è come sembra. Il primo problema è il posto per Sanna, teoricamente entrato in lista dopo il passo indietro del primo cittadino di Ploaghe, Carlo Sotgiu, che ha deciso di ritirarsi dalla corsa. Si dovrà trovare, visto che nella griglia dei sei uomini Dem tutte le caselle erano già occupate. Considerando che le caselle degli uscenti Ganau e Meloni sono intoccabili, come quella del segretario cittadino Carbini e quella dell’assessore Piu, a cedere il posto, magari per trasferirsi in una civica legata a Zedda, dovrà essere uno tra l’algherese di area Soru, Caciotto e il presidente del consiglio comunale di Ozieri Gianluigi Sotgia.

Discorso a parte poi quello delle Comunali. Il via libera di Sanna a candidarsi è stato visto da tutti come una rinuncia al tentativo di un mandato bis a Palazzo Ducale. E, in molti interventi, la sua scelta è stata affiancata a quella di Pigliaru. In realtà è tutt’altro che scontato che Sanna, in caso di non elezione, si tiri fuori dalla corsa per le Comunali. Ed è ancora meno probabile che le anime dei dem cittadini tirino fuori un nome realmente condiviso. Già in molti chiedono a gran voce primarie immediate. E, se la poltrona di primo cittadino sarà veramente a tiro, nessuno farà un passo indietro. La guerra è rimandata di qualche settimana. E per deciderne le sorti molto conterà il risultato delle prossime regionali. E soprattutto i nomi che, nel travagliato viaggio verso Cagliari, rimarranno a piedi.

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