Una messa “sassarese” in Vaticano
di Mario Girau
Una folta delegazione della archidiocesi alla celebrazione del Papa a Santa Marta
12 dicembre 2018
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SASSARI . Quasi una messa sassarese l’altro ieri in Vaticano, nella cappella della Casa “Santa Marta” dove ogni giorno il Papa celebra la liturgia eucaristica con i principali collaboratori e col ristretto gruppo di persone ammesso, di volta in volta, a concelebrare con lui.
Lunedì in prima fila, in abiti liturgici, una delegazione della archidiocesi di Sassari, guidata dall’arcivescovo Gian Franco Saba, formata da monsignor Pietro Meloni (vescovo emerito di Nuoro), Padre Arcangelo Atzei (San Pietro in Silki), don Antonio Casu (parroco a sant’Orsola) , don Antonio Tamponi (vicario giudiziale), e dai vincenziani padre Bruno Cogoni e padre Weldemarian Jomannes-Kifau.
Tutti riuniti a Roma, alle 6,40 del mattino all’ingresso del residence “Santa Marta”, per essere accompagnati dal servizio d’ordine fino alla sacrestia dove hanno vestito gli abiti liturgici e atteso l’arrivo del Papa per la sua consueta celebrazione liturgica con i principali collaboratori e col ristretto gruppo di persone ammesso .
Con il Santo Padre vescovi e sacerdoti hanno ricordato in preghiera l’anniversario dell’ordinazione presbiterale. padre Atzei il sessantesimo di consacrazione, monsignor Meloni, don Casu, padre Cogoni e padre Kifau il giubileo sacerdotale, l’arcivescovo e don Tamponi, i più giovani tra i concelebranti, il venticinquesimo di sacerdozio.
Papa Francesco, nell’omelia, ha ricordato ai presenti, clero e laici, che «Gesù ammira la fede nella gente” e invitato a vivere il Natale ormai prossimo non mondanamente».
« Oggi abbiamo chiesto questa grazia: in questa seconda settimana dell’Avvento, prepararci con la fede a celebrare il Natale. E’ vero – ha detto Papa Francesco - che il Natale , lo sappiamo tutti,molte volte si celebra non con tanta fede, si celebra anche mondanamente o paganamente; ma il Signore ci chiede di farlo con fede e noi, in questa settimana, dobbiamo chiedere questa grazia: di poter celebrarlo con fede. Non è facile custodire la fede, non è facile difendere la fede: non è facile».
Lunedì in prima fila, in abiti liturgici, una delegazione della archidiocesi di Sassari, guidata dall’arcivescovo Gian Franco Saba, formata da monsignor Pietro Meloni (vescovo emerito di Nuoro), Padre Arcangelo Atzei (San Pietro in Silki), don Antonio Casu (parroco a sant’Orsola) , don Antonio Tamponi (vicario giudiziale), e dai vincenziani padre Bruno Cogoni e padre Weldemarian Jomannes-Kifau.
Tutti riuniti a Roma, alle 6,40 del mattino all’ingresso del residence “Santa Marta”, per essere accompagnati dal servizio d’ordine fino alla sacrestia dove hanno vestito gli abiti liturgici e atteso l’arrivo del Papa per la sua consueta celebrazione liturgica con i principali collaboratori e col ristretto gruppo di persone ammesso .
Con il Santo Padre vescovi e sacerdoti hanno ricordato in preghiera l’anniversario dell’ordinazione presbiterale. padre Atzei il sessantesimo di consacrazione, monsignor Meloni, don Casu, padre Cogoni e padre Kifau il giubileo sacerdotale, l’arcivescovo e don Tamponi, i più giovani tra i concelebranti, il venticinquesimo di sacerdozio.
Papa Francesco, nell’omelia, ha ricordato ai presenti, clero e laici, che «Gesù ammira la fede nella gente” e invitato a vivere il Natale ormai prossimo non mondanamente».
« Oggi abbiamo chiesto questa grazia: in questa seconda settimana dell’Avvento, prepararci con la fede a celebrare il Natale. E’ vero – ha detto Papa Francesco - che il Natale , lo sappiamo tutti,molte volte si celebra non con tanta fede, si celebra anche mondanamente o paganamente; ma il Signore ci chiede di farlo con fede e noi, in questa settimana, dobbiamo chiedere questa grazia: di poter celebrarlo con fede. Non è facile custodire la fede, non è facile difendere la fede: non è facile».
