Pioggia di milioni su novanta progetti per uscire dalla crisi
di Giovanni Bua ; w; Le carte.
Ieri l’ultima firma sul maxi piano della Rete Metropolitana Pigliaru e Paci: «Idea vincente pensarsi come un’unica città»
18 dicembre 2018
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SASSARI. I lavoratori Secur, da agosto senza lavoro e stipendio, che protestavano. Quelli del Policlinico, da mesi appesi a un filo, che chiedevano risposte. Il presidente Pigliaru che ascoltava, rassicurava, prendeva impegni. Sono i due momenti che hanno incorniciato l’ultima firma sul progetto “Rete Metropolitana del Nord Sardegna, un territorio di città”: 75 milioni, 7 linee di intervento declinate in 90 azioni. Due foto di un territorio in crisi profonda, che ieri ha messo sul tavolo quella che può essere la sua ultima, e decisiva, fiche.
Le carte. Le carte sono ottime, anche perché per mettere in piedi il protocollo d'intesa formato tra la Regione, i Comuni di Sassari, Alghero, Porto Torres, Sorso, Sennori, Castelsardo, Valledoria e Stintino e i membri del partenariato (Camera di Commercio, università, sindacati, l’Arcivescovo e il presidente del parco di Porto Conte, ma anche la Conservatoria delle Coste) gli otto primi cittadini hanno lavorato a stretto contatto di gomito per più di un anno. Limando, aggiungendo, svuotando i cassetti e i libri dei sogni, costringendosi ad aggregare, uniformare, dare a tutto un senso comune. «Pensandosi – ha riconosciuto Pigliaru – come una città unica. I soldi ci sono, come dimostrano i 75 milioni che vanno ad aggiungersi alle tante altre risorse investite su quest’area (oltre 200 milioni ndr), ma bisogna saperli spendere nel modo giusto e il nord ovest, con la rete metropolitana, ha uno strumento estremamente efficace per riuscire a usarli bene».
Il progetto. Risultato: un piano di azione che si articola in 7 “capitoli” principali. Ambientale, con la realizzazione di percorsi di valorizzazione della costa e delle aree protette, delle zone umide e lagunari. Culturale, con il restauro e recupero del patrimonio e il miglioramento dell'accessibilità e fruibilità dei maggiori complessi archeologici, ma anche della rete museale diffusa, da rinnovare e in alcuni casi reinventare completamente. Qualità della vita, con interventi per lo sport, il tempo libero e l'inclusione sociale, l'accessibilità. E poi la competitività delle imprese e l'innovazione. E la governance, con il coordinamento del progetto (ci sarà un ufficio unico che collaborerà con i Comuni e la Regione) e dell’offerta di cultura e spettacolo.
La firma. Piano che ieri mattina all’interno di un ritrovato e meraviglioso Padiglione Tavolara il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, le assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e dell’Ambiente Donatella Spano, i sindaci, i sindacati, gli imprenditori e tutti i soggetti coinvolti in questo ambizioso e innovativo piano, hanno definitivamente varato. Dandosi 36 mesi di tempo per impegnare le risorse e concludere tutti gli interventi.
Il lavoro. «Otto amministrazioni hanno lavorato in una sola direzione – ha sottolineato Paci – e superato ogni possibile difficoltà per creare sviluppo economico, pensando solo ed esclusivamente al bene di un territorio ampio e articolato, che va oltre le singole città pur valorizzandole fortemente e investendo sulle potenzialità di ciascuna». «Arriviamo oggi alla conclusione del percorso di negoziazione che ha visto i Comuni della Rete dialogare con la Regione – sottolinea il sindaco Sanna a nome della Rete –. Un processo che grazie al quale i principali attori dello sviluppo locale hanno partecipato attivamente alle scelte strategiche regionali».
Le carte. Le carte sono ottime, anche perché per mettere in piedi il protocollo d'intesa formato tra la Regione, i Comuni di Sassari, Alghero, Porto Torres, Sorso, Sennori, Castelsardo, Valledoria e Stintino e i membri del partenariato (Camera di Commercio, università, sindacati, l’Arcivescovo e il presidente del parco di Porto Conte, ma anche la Conservatoria delle Coste) gli otto primi cittadini hanno lavorato a stretto contatto di gomito per più di un anno. Limando, aggiungendo, svuotando i cassetti e i libri dei sogni, costringendosi ad aggregare, uniformare, dare a tutto un senso comune. «Pensandosi – ha riconosciuto Pigliaru – come una città unica. I soldi ci sono, come dimostrano i 75 milioni che vanno ad aggiungersi alle tante altre risorse investite su quest’area (oltre 200 milioni ndr), ma bisogna saperli spendere nel modo giusto e il nord ovest, con la rete metropolitana, ha uno strumento estremamente efficace per riuscire a usarli bene».
Il progetto. Risultato: un piano di azione che si articola in 7 “capitoli” principali. Ambientale, con la realizzazione di percorsi di valorizzazione della costa e delle aree protette, delle zone umide e lagunari. Culturale, con il restauro e recupero del patrimonio e il miglioramento dell'accessibilità e fruibilità dei maggiori complessi archeologici, ma anche della rete museale diffusa, da rinnovare e in alcuni casi reinventare completamente. Qualità della vita, con interventi per lo sport, il tempo libero e l'inclusione sociale, l'accessibilità. E poi la competitività delle imprese e l'innovazione. E la governance, con il coordinamento del progetto (ci sarà un ufficio unico che collaborerà con i Comuni e la Regione) e dell’offerta di cultura e spettacolo.
La firma. Piano che ieri mattina all’interno di un ritrovato e meraviglioso Padiglione Tavolara il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, le assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e dell’Ambiente Donatella Spano, i sindaci, i sindacati, gli imprenditori e tutti i soggetti coinvolti in questo ambizioso e innovativo piano, hanno definitivamente varato. Dandosi 36 mesi di tempo per impegnare le risorse e concludere tutti gli interventi.
Il lavoro. «Otto amministrazioni hanno lavorato in una sola direzione – ha sottolineato Paci – e superato ogni possibile difficoltà per creare sviluppo economico, pensando solo ed esclusivamente al bene di un territorio ampio e articolato, che va oltre le singole città pur valorizzandole fortemente e investendo sulle potenzialità di ciascuna». «Arriviamo oggi alla conclusione del percorso di negoziazione che ha visto i Comuni della Rete dialogare con la Regione – sottolinea il sindaco Sanna a nome della Rete –. Un processo che grazie al quale i principali attori dello sviluppo locale hanno partecipato attivamente alle scelte strategiche regionali».