La Nuova Sardegna

Sassari

Campo Rom, furti d’acqua e contatori manomessi

di Gavino Masia ; w
Campo Rom, furti d’acqua e contatori manomessi

Brutta sorpresa per i tecnici Abbanoa arrivati per slacciare le utenze morose Strappati gli strumenti di misurazione e i codici, denuncia ai carabinieri

20 dicembre 2018
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PORTO TORRES. I tecnici del settore misure di Abbanoa dovevano rimuovere i contatori del campo nomadi - perché alcune utenze erano plurimorose con consumi di più di 10mila euro - e, una volta arrivati nell’area di Ponte Pizzinnu, non hanno però trovato traccia delle parti superiori degli apparecchi dove sono presenti le strumentazioni di misurazione e i codici identificativi. Restano inoltre ignoti gli attuali utilizzatori dell’acqua, ma in questo caso c’è poco da meravigliarsi considerando il fatto che il campo è allo stato attuale una bomba ecologica a cielo aperto. Ci sono baracche malsane e la situazione igienica è al limite della vivibilità, come attestato dai sopralluoghi dei mesi scorsi delle forze dell’ordine e dell’ufficio Igiene di Sassari.

La manomissione dei contatori è comunque un reato in quanto gli apparecchi fiscali sono registrati alla Camera di commercio, al quale si aggiunge poi anche il furto d’acqua perché la rimozione degli strumenti di misurazione impedisce di registrare e fatturare i consumi di acqua potabile. Ieri le squadre del gestore idrico regionale sono allora intervenute un’altra volta nel campo Rom per disalimentare le utenze direttamente dalla rete idrica e nei prossimi giorni Abbanoa depositerà una denuncia ai carabinieri. Saranno infatti le forze dell’ordine a individuare i responsabili, perché i vecchi titolari delle utenze, dalle prime verifiche effettuate dai tecnici, non sarebbero più presenti nel campo nomadi.

Aumentano dunque i furti di acqua pubblica nella città turritana ed è appena trascorsa una settimana dalla denuncia di un allevatore che si era allacciato abusivamente alla rete idrica per alimentare il serbatoio al servizio della propria attività. Diverse anche le condanne già inflitte - con multe superiori alle 15mila euro - per aver manomesso fraudolentemente la rete idrica pubblica con l’obiettivo di avere acqua in maniera gratuita sulle spalle della collettività. Il mese scorso l’ufficio del gip ha depositato un decreto penale di condanna nei confronti di due persone di Porto Torres, per il reato di furto d’acqua aggravato per alimentare il loro appartamento in centro. Si erano collegati in modo fraudolento alla rete pubblica con un allaccio abusivo dotato di un contatore falso, privo di marca e in pessimo stato di conservazione tanto da non rendere nemmeno possibile la lettura. Speravano quindi di farla franca assicurandosi la fornitura d’acqua gratuita, ma simili invenzioni potevano passare inosservate in passato. I tecnici di Abbanoa sono ora dotati di palmari elettronici con i quali possono controllare in tempo reale la regolarità degli allacci e i dati dei contatori. Se qualcuno tenta di nascondere l’allaccio abusivo installando misuratori falsi, il palmare dà immediatamente riscontro.

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