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allarme virus 

Cornacchia positiva alla West Nile abbattuta vicino ad Abbacurrente

Cornacchia positiva alla West Nile abbattuta vicino ad Abbacurrente

SASSARI. Una cornacchia grigia abbattuta i giorni scorsi vicino ad Abbacurrente, al confine tra i territori di Sassari e Porto Torres, ha fatto scattare l’allarme “Febbre del Nilo”.Sono stati i...

11 ottobre 2019
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SASSARI. Una cornacchia grigia abbattuta i giorni scorsi vicino ad Abbacurrente, al confine tra i territori di Sassari e Porto Torres, ha fatto scattare l’allarme “Febbre del Nilo”.

Sono stati i laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna a riscontrare il caso di positività al virus west nile nell’esemplare abbattuto.

Il caso dovrà essere confermato dal Cesme, il Centro di referenza nazionale di Teramo. Tuttavia, ai fini della salute pubblica, il Comune di Porto Torres – dopo essere stato informato dell’Ats – ha inviato una nota per informare la popolazione che è opportuno adottare alcune precauzioni per evitare punture di zanzare o di altre insetti.

Nello specifico, vanno adottate le seguenti misure precauzionali: all’aperto si possono utilizzare repellenti per insetti, nelle ore del tramonto all’alba, quando le zanzare sono più attive, è opportuno indossare indumenti a maniche lunghe o rimanere a casa. Svuotare l’acqua stagnante di vasi di fiori, secchi, copertoni e barili, cambiare spesso l’acqua delle ciotole degli animali in modo tale che non ristagni, quando non vengono usate, mantenere vuote o coperte le piscine per bambini, trattare regolarmente (ogni 15 giorni circa) i tombini e i pozzetti di sgrondo delle acque piovane, le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi presenti presso le farmacie. Verificare che le grondaie non siano ostruite, coprire cisterne e contenitori dove si raccoglie l'acqua piovana. Per quanto riguarda gli animali, il Comune di Porto Torres informa infine che per gli equidi l’unica forma di prevenzione della malattia è rappresentata dalla vaccinazione, a carico dei proprietari. Non viene posto alcun limite alla movimentazione degli equidi all’interno di aree endemiche, ma è opportuno attuare dei programmi di profilassi vaccinale, soprattutto verso territori dove è stata recentemente dimostrata la circolazione virale.

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