La Nuova Sardegna

SASSARI. Indagini a una svolta per l’attentato compiuto a giugno contro il circolo privato “Il Ritrovo” a Predda Niedda. I carabinieri della Sezione operativa della compagnia di Sassari hanno raccolto elementi interessanti che hanno consentito di compiere un passo decisivo per arrivare a scoprire chi ha esploso decine di colpi di arma da fuoco contro la porta del circolo. I reperti raccolti durante il sopralluogo sono stati consegnati - su disposizione della procura della Repubblica – agli specialisti del Ris di Cagliari. Le analisi che saranno svolte dal Reparto investigazioni scientifiche dovrebbero ora consentire di acquisire elementi decisivi in aggiunta a quelli già ipotizzati sulle responsabilità.

Verranno analizzate e comparate anche le immagini estrapolate da vari impianti di videosorveglianza presenti in tutta l’area della zona di Predda Niedda (a poca distanza dal luogo dove si è verificato l’attentato). A breve si dovrebbero conoscere gli sviluppi.

L’inquietante episodio risale alla fine di giugno. Durante la notte qualcuno aveva esploso numerosi colpi di pistola contro l’ingresso del circolo privato “Il Ritrovo”, ubicato nella strada 11. Della vicenda si erano subito occupati i carabinieri della compagnia di Sassari.

Lo sparatore sarebbe arrivato a bordo di un’auto - forse con altre persone - e una volta davanti al portone di ingresso del circolo avrebbe sparato più volte con una pistola. Poi la fuga. Nel momento in cui si è verificato il fatto, nel circolo c’erano ancora alcuni operatori che stavano effettuando le ultime sistemazioni prima della chiusura.