La Nuova Sardegna

Sassari

«Tagli ai vigili del fuoco, sicurezza a rischio»

I sindacati incontrano la prefetta: «Carenze di organico drammatiche, serve un intervento deciso»

12 ottobre 2019
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SASSARI. Carenze di organico, che arrivano all’80% del personale amministrativo e operativo. Pianta organica sottodimensionata per un territorio come quello della provincia di Sassari, la più vasta d’Italia e nella quale è presente ogni tipo di specializzazione del Corpo. Ampie zone scoperte perché distanti anche oltre 50 minuti dalla sede più vicina, con un dispositivo di soccorso articolato in sole due squadre per la sede Centrale del Comando Provinciale e su squadre dislocate ai capi della Provincia. Con un buco particolarmente grave nella fascia costiera tra Porto Torres e Santa Teresa, che potrebbe essere risolto con un distaccamento a Valledoria. E in ultimo ma non per importanza le carenze di personale direttivo: coloro che hanno il compito di indirizzare le attività del comando.

Sono alcune delle problematiche che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei vigili del fuoco del comando provinciale di Sassari hanno illustrato durante un incontro con la prefetta Maria Luisa D’Alessandro.

Una vertenza aperta da aprile 2019 con i livelli nazionali, con un tentativo di conciliazione nel mese di giugno che non ha trovato soluzione e una situazione destinata a peggiorare nei prossimi mesi per i numerosi pensionamenti che sono previsti,.

«Abbiamo espresso – sottolineano i rappresentanti di Cgil Fp Roberto Maninchedda, Uil Pa Simone Senette, Conapo Pietro Nurra, Cisl Luigi Verrastro, Confsal Antonello Demartis – forti preoccupazioni al prefetto quale responsabile della sicurezza provinciale, sulla risposta operativa che il comando può garantire. A causa delle carenze in alcune sedi si possono creare difficoltà tali da comportare la chiusura della sede stessa innescando ricadute su tutto il sistema di soccorso territoriale. Gravi ricadute ci possono essere anche per la mancanza di organico della sede centrale per le pratiche amministrative, in particolare quelle sulla prevenzione incendi. Le carenze danneggiano poi le specializzazioni: i sommozzatori ad esempio non possono effettuare il soccorso notturno. Il comando ha avanzato richiesta alla Direzione regionale per l’assegnazione di un budget di ore straordinarie, ma il direttore ha ritenuto di non portare avanti la richiesta e dopo pochi giorni è andato in pensione lasciando vacante anche il suo posto. Auspichiamo l’impegno diretto del prefetto per affrontare la grave situazione e arrivare a delle soluzioni».

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