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Sassari

Sassari, non sanno più cosa rubare e spaccano i lavori dei bimbi

Luca Fiori
Sassari, non sanno più cosa rubare e spaccano i lavori dei bimbi

In un mese e mezzo nella scuola primaria di via Cilea i ladri hanno portato via quasi tutto il materiale informatico. Durante l’ultimo colpo si sono accaniti contro i manufatti artistici di una classe

25 ottobre 2019
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SASSARI. Non trovando quasi più niente da rubare – dopo aver portato via i proiettori dalle aule e svuotato in più occasioni la dispensa e il frigorifero della scuola – si sono accaniti contro i lavoretti fatti a mano dai bambini di una prima elementare.

Il quarto raid in un mese e mezzo all’interno della scuola primaria di via Cilea – la strada che divide i quartieri di Latte Dolce e Santa Maria di Pisa – questa volta ha fruttato ai ladri solo una macchinetta del caffè, ma quello che fa stringere il cuore è la cattiveria con cui i malviventi hanno distrutto i manufatti artistici fatti a mano dai bambini di sei anni.

L’ultima intrusione è avvenuta durante la notte tra martedì e mercoledì attraverso la finestra di una aula trovata forzata dalle insegnanti. Una volta all’interno dell’istituto i malviventi hanno iniziato a rovistare alla ricerca di qualcosa da portare via.

Sicuri che nessuno li avrebbe disturbati, i ladri si sono trattenuti all’interno della scuola elementare e hanno bivaccato forse per ore. Prima di andarsene hanno voluto lasciare un segno indelebile del loro passaggio imbrattando e distruggendo alcuni lavoretti fatti a mano dai piccoli studenti. Uno sfregio senza senso, quasi una sfida alle autorità e alle forze dell’ordine. «È la quarta visita notturna che riceviamo dall’inizio dell’anno – spiega la responsabile del plesso Barbara Giannoni – ormai non è rimasto veramente più niente da rubare e forse proprio per questo i ladri si sono accaniti contro i lavori dei bambini. Purtroppo il sistema anti intrusione non funziona e entrare all’interno della scuola è veramente semplice. La sera prima di andare via – spiega un altro insegnante – sistemiamo le sedie sulle maniglie delle porte anti panico per evitare intrusioni notturne, ma evidentemente non basta». Durante i raid precedenti i ladri avevano portato via buona parte del materiale didattico, complicando il lavoro quotidiano degli insegnanti.

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«Ogni volta – si rammarica la responsabile del plesso di via Cilea – i insegnanti e genitori degli alunni sono costretti a ricomprare pastelli, pennarelli, quadernoni che servono per le lezioni e che puntualmente vengono portati via dai ladri». Dopo l’ultimo colpo le insegnanti hanno deciso che non valeva la pena avvisare le forze dell’ordine. «Le altre volte sono venuti e hanno fatto i rilievi – commentano amaramente – ma a quanto pare non è servito a niente».
 

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