La Nuova Sardegna

Sassari

La nuova vita del teatro Parodi

di Gavino Masia

Otto associazioni riunite sotto il nome “Olimpia”. Stefano Chessa: struttura aperta tutti i giorni

27 ottobre 2019
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PORTO TORRES. Le proposte elaborate da otto associazioni turritane consentiranno finalmente di riaprire il teatro comunale “Andrea Parodi” e di farlo diventare un centro polifunzionale dedicato alla cultura e agli spettacoli dal vivo. «Come associazioni ci siamo incontrati per la prima volta nei mesi estivi – ricorda uno dei componenti dell’Associazione temporanea di scopo Olimpia, Stefano Chessa – e abbiamo subito ragionato sui contenuti che potevano portare a valorizzare questo tipo di unione: ognuno doveva mettere a disposizione la specializzazione nella propria disciplina per far nascere una coproduzione che comprendesse teatro, musica classica, canto corale e danza da offrire al pubblico».

Era la prima volta che un raggruppamento di associazioni locali presentava una proposta di gestione del teatro comunale di via Matteotti, rispondendo al bando pubblicato nei mesi scorsi dal Comune, con l’obiettivo dichiarato di mettere in scena spettacoli che utilizzeranno diversi linguaggi. L’affidamento sarà valido fino alla conclusione della procedura ad evidenza pubblica per la concessione pluriennale della struttura, e vedrà fianco a fianco le associazioni La Camera Chiara (capofila), Musicando Insieme, Bsl Studio Danza, Cantori della Resurrezione, Coro Polifonico Turritano, Dietro le quinte danza, Madrigalisti Turritani e Complesso Musica Antiqua.

«Si tratta di un progetto sperimentale della durata di un anno – aggiunge Chessa e rappresenta per tutti una occasione importante perché ci vede impegnati in prima persona nel cercare di capire come ricostruire il legame con il pubblico di Porto Torres: da un lato verranno avviati dei corsi e dei laboratori per la formazione e dall’altro cureremo l’aspetto dell’ospitalità, dove le singole associazioni potranno accogliere le compagnie che arriveranno da altre parti della Sardegna per presentare degli spettacoli».

Le proposte toccheranno diverse fasce d’età, dai bambini agli adulti, e il teatro si aprirà anche alla collaborazione con altre realtà associative che non fanno parte della Rete ma che possono utilizzare il palcoscenico per eventi come cabaret e teatro in vernacolo. «Un’altra novità è che il teatro aprirà quasi quotidianamente, con eventi di spettacolo o con attività di formazione per quasi tutti i mesi dell’anno. Sono previste visite guidate e collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado, per fare in modo che gli alunni conoscano fisicamente il teatro dal di dentro». La struttura è una delle più grandi dell’Isola con una platea di 625 posti a sedere e può ospitare attività culturali polivalenti, rappresentazioni teatrali, concerti musicali e produzioni audiovisive. L’obiettivo è quello di ritornare ai fasti di un tempo ed è per questo motivo che l’Associazione temporanea di scopo si chiama Olimpia. «E’ una dedica al vecchio nome che aveva il teatro – conclude Stefano Chessa - e a quel gruppo di persone che hanno lavorato per realizzare un punto di riferimento che ha funzionato per diversi anni come polo attrattivo-culturale».

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