La Nuova Sardegna

Sassari

Crippa: «Ora la Lega conquisterà Porto Torres»

Crippa: «Ora la Lega conquisterà Porto Torres»

Il vice di Salvini apre la campagna elettorale per le comunali, sul palco assessori e consiglieri regionali

05 novembre 2019
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PORTO TORRES. La Lega, quando si muove, lo fa in grande. A maggio del 2020 ci sono le elezioni a Porto Torres? All’apertura della campagna elettorale mica si mobilita un big e una manciata di esponenti regionali di facciata. Scende in campo l’intero quartier generale. Così ieri sera, con un’ora e mezza di ritardo, quando compare nella sala ricevimenti dell’hotel Libyssonis a Porto Torres Andrea Crippa, ovvero il braccio destro di Matteo Salvini, ad attenderlo c’è schierato un comitato d’accoglienza con i gradi. A fare gli onori di casa il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, al suo fianco gli assessori Valeria Satta (Personale), Mario Nieddu (Sanità), Giorgio Todde (Trasporti), quindi il capogruppo in regione Dario Giagoni, e ancora il deputato e coordinatore regionale della Lega Guido De Martini, e i consiglieri regionali Ignazio Manca, Annalisa Mele, Andrea Piras e Pierluigi Saiu. Insomma, una squadra di governo quasi al completo a far da cornice a numero due della Lega. Anche la sala è strapiena, circa 300 persone, segno che il partito mobilita anche truppe. Crippa, prima ancora di stringere il microfono, impugna lo smartphone e saluta la platea con una panoramica a 180 gradi secondo una regia di salviniana impronta. «Vedere una sala così gremita a Porto Torres fa un certo effetto – dice – perché un conto è ricevere applausi in una città del nord Italia, altra cosa è prenderli in un posto dove, fino a cinque anni fa, quando andavi in giro con un volantino contro l’inquinamento industriale venivi guardato storto e insultato. Significa che qui è stato fatto un buon lavoro, e la gente non ha mai smesso di crederci. La Lega è una scuola di vita, è fatta da persone pulite e oneste, che non vedono l’ora di mandare a casa quei politici parassiti del Pd e del M5s che stanno distruggendo il nostro Paese. A cominciare da quel vergognoso sindaco di Porto Torres che alla festa dei caduti ha avuto il coraggio di presentarsi in bermuda, mancando di rispetto a quelle forse dell’ordine che mettono in ballo la vita per garantire la sicurezza di tutti». Il quartier generale non lancia candidature ufficiali alla poltrona di primo cittadino. Qualcuno dalla platea grida: «Cermelli sindaco!». Ma i big non raccolgono. E alla fine, come ad ogni happy end in stile Lega, è il festival del selfie. Crippa fa capolino in almeno 100 telefoni. Il seme è gettato. «Dopo l’Umbria ci prendiamo anche Porto Torres». (lu.so.)

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