La Nuova Sardegna

Sassari

Protesta dei disabili per l’assistenza

Protesta dei disabili per l’assistenza

Sit-in con la Cgil, studenti e famiglie domani in piazza d’Italia: «Poco è cambiato»

06 novembre 2019
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SASSARI. Le premesse erano buone: la Provincia aveva chiesto alla Regione un ulteriore finanziamento per l’assistenza scolastica ai disabili, lo stesso commissario straordinario Pietrino Fois aveva disposto un anticipo di 200mila euro per risolvere al più presto la situazione. Ma è passato un mese e mezzo e la situazione non è cambiata: ancora diversi ragazzi svantaggiati che frequentano gli istituti superiori sino a pochi giorni fa non hanno potuto seguire le lezioni con continuità e gli operatori, che si sono visti le ore di lavoro ridotte nella migliore delle ipotesi, restano anche loro a casa. Le situazioni più gravi sono al Polo tecnico, al Liceo artistico e al liceo Spano, e anche a Perfugas dove l’assistenza non copre l’intera giornata.

Perciò la Fp Cgil, per domani, giovedì 7 novembre ha promosso una mobilitazione in piazza d’Italia con un sit in a partire dalle 14,30 per denunciare che c’è fretta di cambiare e i ritardi che si stanno accumulando sono insopportabili. Studenti, famiglie e i rappresentanti sindacali si ritroveranno davanti al palazzo della Provincia per protestare. Tra loro ci saranno anche Federica e la madre Rita, diventate emblema di un disagio che colpisce crudelmente ragazzi “speciali “ e genitori, e che era stato fatto presente, al più alto livello, al sottosegretario del ministero dell’Istruzione, Peppe De Cristofaro, arrivato a Sassari quando il caso di Federica, ritirata dalla scuola perché senza insegnante di sostegno (anche se quesro è un capitolo a parte) e senza assistenza scolastica.

«Grazie al tavolo territoriale che si era aperto con il commissario straordinario della Provincia Pietrino Fois – afferma Paolo Dettori, segretario della Cgil Funzione pubblica – e grazie all’interessamento del presidente del consiglio regionale Michele Pais, si sono ottenute dalla Regione risorse aggiuntive. Cinquecentomila euro che non si comprende come non siano stati ancora utilizzati per coprire i vuoti di assistenza specializzata denunciati dalle famiglie dei disabili». «È grave – prosegue Dettori – che gli uffici della Provincia stiano segnando enormi ritardi nell’assegnazione delle ore di assistenza richieste dagli istituti scolastici. Non è degno di un paese civile far mancare il diritto allo studio».

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