La Nuova Sardegna

Sassari

Studenti disabili in piazza per avere l’assistenza

di Paoletta Farina
Studenti disabili in piazza per avere l’assistenza

Fois (Provincia): «Abbiamo fatto il possibile per coprire le carenze del Miur» Dettori (Fp Cgil): «Non protestiamo contro il commissario, ma contro gli uffici»

07 novembre 2019
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SASSARI. Oggi pomeriggio sit in in piazza d’Italia, davanti alla Provincia degli studenti disabili con le famiglie, lavoratori della coop Aldia e la Cgil Fp che ha promosso la mobilitazione per le 14,30. Sarà una protesta per attirare l’attenzione sui disagi che i ragazzi speciali affrontano nelle scuole superiori dove l’assistenza specialistica è oggetto di una vertenza tra sindacato e Provincia. Quest’anno, infatti, come tutti gli anni, sono sorti i soliti problemi perché il sostegno non ha coinciso con l’avvio dell’anno scolastico, ma nello specifico perché secondo gli uffici della Provincia all’ente non spetta l’assistenza di base che deve essere di competenza delle scuole, attraverso i collaboratori scolastici.

La Provincia sta però continuando a fornire il servizio di assistenti ed educatori, il primo in maniera “aggiuntiva”, anche se in quantità insufficienza perché il numero degli studenti disabili in quest’anno scolastico è cresciuto a 317, contro i 200 dell’anno precedente, ma non sono aumentate le risorse. Il commissario straordinario Pietrino Fois ha reperito dalla Regione ulteriori fondi, che però la Provincia deve ancora ricevere, e impegnato 200mila euro dalle casse dell’ente per arginare l’emergenza. «Abbiamo preso l’impegno a trovare soluzioni per sensibilità verso gli studenti e le famiglie – dice Fois – e ho affrontato il problema dal punto di vista politico. I 500mila euro ottenuti dalla Regione ci saranno accreditati non appena verrà approvato l’assestamento di bilancio, e quindi i tempi tecnici ci impediscono di averne l’immediata disponibilità. Per il 2019-2020 noi stiamo impiegando ulteriori 850mila euro di risorse»

Il commissario straordinario afferma che di fatto «stiamo sopperendo alle carenze del ministero dell’Istruzione, che dovrebbe fornire il personale per l’assistenza di base attraverso i bidelli, come prevede una circolare del Miur, mentre è di nostra competenza l’assistenza educativa. Voglio ricordare – aggiunge Fois – che soltanto su Sassari la Provincia fornisce l’assistenza di base, mentre nelle 23 scuole di Olbia questo non avviene così come nelle altre province sarde. Nel frattempo abbiamo già aumentato per un totale di 120 ore, e l’aumenteremo ancora, questo tipo di assistenza, coprendo l’80 per cento della richiesta da parte dei singoli istituti».

Il sindacato però continua la battaglia. Dice Paolo Dettori, segretario della Fp Cgil: «La manifestazione odierna non è contro il commissario straordinario, che anzi ringraziamo per l’impegno e i risultati in termini di ulteriori risorse ottenute, ma contro l’inerzia degli uffici nell’assegnazione delle ore di assistenza educativa e socio sanitaria. La Provincia di Sassari ha sempre garantito l’intero servizio ai ragazzi. L’assistenza di base è certamente di competenza delle scuole, ma intanto non si garantisce quella educativa e la socio sanitaria, certamente di competenza provinciale. Ci auguriamo di essere ricevuti dal commissario per un ulteriore passaggio che ci consenta di dare garanzie alle famiglie e ai lavoratori e che scongiuri lo sciopero». Il sindacalista aggiunge i che «la Provincia a lunedì scorso ci risulta abbia mappato 7 scuole su 17 e che abbia dato ad alcune di queste l’80 per cento di quanto chiesto non aumentando, ma in alcuni casi riducendo le ore di servizio. Le altre 10 scuole continuano ad avere le ore assegnate, insufficienti sull’educativa e sulla socio sanitaria, a seconda della gravità casi.»

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