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L’intero paese alla prima edizione de “Su coju piaghesu”

L’intero paese alla prima edizione de “Su coju piaghesu”

PLOAGHE. Grande successo per la prima edizione de “Su coju piaghesu” la bella iniziativa della Pro loco e del Comune di Ploaghe che sono riusciti a rispolverare un’antica tradizione locale facendo...

08 novembre 2019
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PLOAGHE. Grande successo per la prima edizione de “Su coju piaghesu” la bella iniziativa della Pro loco e del Comune di Ploaghe che sono riusciti a rispolverare un’antica tradizione locale facendo un affascinante e spettacolare tuffo nel passato.

Tutto è iniziato domenica mattina quando da un vicolo di via Roma un lungo corteo di donne, composte ed ordinate, hanno dato vita all’antica tradizione de sos canistreddos.

L’impatto è stato straordinario, con le donne che indossavano costumi e abiti d’epoca e sembravano davvero uscite da una vecchia cartolina e con una novantina di eleganti minnedde che dondolavano lungo le vie del centro storico, scortate dagli sguardi dei curiosi e soprattutto dei più anziani, che con un po’ di malinconia rivivevano una scena quasi dimenticata.

Secondo l’antica usanza infatti, due giorni prima delle nozze, la suocera inviava in quella che sarebbe stata la casa coniugale, un lungo corteo di canestri, sas corbulas de su corredo, contenenti il corredo dell'uomo, i doni per la futura nuora ed alcuni significativi elementi come un piccolo agnello e una gallina.

Ciascun dono aveva un significato particolare e niente era lasciato al caso. In via Tempio, dove è stata individuata la casa della sposa, è iniziata quindi la sua vestizione seguita dalla suggestiva benedizione degli sposi da parte dei genitori.

Il corteo, guidato dalla coppia, si è quindi recato nella chiesa di Santa Croce per la celebrazione del matrimonio. Non poteva certo mancare il tipico pranzo di nozze allestito nei locali dell’ex convento dei frati Cappuccini, aperto a tutti e base di pietanze tipiche della cerimonia, a cui hanno partecipato oltre 200 invitati.

La giornata di festa è stata ovviamente accompagnata dalla musica e dai balli della tradizione isolana.

Mauro Tedde



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