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Sassari, pendolari sotto la pioggia: «Servizi da terzo mondo»

Luca Fiori
Sassari, pendolari sotto la pioggia: «Servizi da terzo mondo»

La stazione temporanea dei pullman avrebbe dovuto aprire a settembre del 2017. Anziani e studenti costretti ad attendere i bus in mezzo alla strada e senza riparo

09 novembre 2019
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SASSARI. Avrebbe dovuto essere inaugurata a settembre del 2017 per offrire – in attesa della realizzazione del centro intermodale di via 25 Aprile – una vera stazione dei bus, con tutti i servizi annessi: pensiline per ripararsi dal sole e dalla pioggia, toilette e biglietteria, alle migliaia di pendolari che approdano ogni giorno alle fermate posticce di via Padre Zirano.

A distanza di due anni l’area di 5mila 700 metri quadrati accanto all’ex mercato ortofrutticolo è ancora interdetta dalle transenne con i cartelli che invitano a fare “Attenzione - Lavori in corso”.

Lavori che – era stato annunciato a maggio di due anni fa dalla vecchia amministrazione – si sarebbero dovuti concludere in tre mesi e che invece non solo non sono ancora terminati, ma su cui è calato il silenzio.

«È cambiata l’amministrazione comunale – denuncia il segretario territoriale della Fit Cisl Alessandro Russu – ma in via Padre Zirano, per i pendolari e i lavoratori Arst, tutto è rimasto come prima. Un’altra estate terribile è stata vissuta dai cittadini con erbacce, pensiline vandalizzate, panchine posticce sul marciapiede, contatori elettrici con cavi scoperti a portata di mano e ratti che passeggiano lungo la strada».

Ora i viaggiatori devono fare i conti anche con il freddo e con la pioggia. Ieri a fine mattinata facevano tenerezza gli studenti che sotto il diluvio – e con scarse possibilità di riparo – attendevano dopo la scuola i mezzi pubblici per fare rientro a casa nei loro paesi di provenienza.

«È una vergogna – si lamenta Giovanni Giacomo Dionisi, pensionato di 84 anni – io viaggio tutti i giorni dell’anno da Tissi a Sassari con i pullman dell’Arst e qui in via Padre Zirano è sempre peggio. Ho girato il mondo in vita mia – aggiunge l’anziano pendolare – ma una cosa del genere l’ho vista solo in India. Il fatto che non ci siano neanche dei servizi a disposizione dei viaggiatori – conclude il pensionato – è una vera vergogna, non c’è il minimo rispetto per gli utenti». Disagi con cui deve fare i conti molto spesso anche Maria Sofia Congera, 77 anni di Castelsardo. «Sono costretta a recarmi spesso a Sassari per effettuare visite e controlli medici – spiega la donna – e la totale assenza di servizi per i viaggiatori è un vero problema, soprattutto per le persone anziane come me». Dai sindacati dopo tante promesse e rinvii arriva un invito al Comune. «Attendiamo fiduciosi un incontro formale con l’amministrazione – conclude il segretario territoriale della Fit Cisl Alessandro Russu – per capire quando il terminal provvisorio potrà finalmente entrare in funzione».

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