La Nuova Sardegna

Sassari

«Sassari diventi polo dello spettacolo dal vivo»

«Sassari diventi polo dello spettacolo dal vivo»

Operatori della cultura a confronto al Ferroviario nell’incontro organizzato da La botte e il cilindro

10 novembre 2019
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SASSARI. La riduzione drastica delle quote di finanziamento per lo spettacolo propone strategie nuove e diverse. Intorno a questo tema principale si è sviluppato l'incontro dal titolo “Immaginare nuovi percorsi” che ha raccolto un ampio pubblico di operatori culturali al Teatro Il Ferroviario. L'iniziativa organizzata dalla compagnia La botte e il cilindro è stata programmata in coda agli eventi dedicati al trentennale dell’apertura del Teatro Ferroviario. Presente all’incontro anche l’assessora comunale alla Cultura.

Ad aprire i lavori il regista della compagnia Pier Paolo Conconi: «Quando abbiamo ristrutturato i locali del Ferroviario - ha ricordato Conconi- trasformandolo da cinema a teatro, esistevano delle condizioni particolari per cui abbiamo potuto attingere per l’impresa ai fondi ministeriali dello spettacolo. Oggi le cose sono cambiate, le risorse si sono ridotte, bisogna trovare nuove strategie e innovare gli obiettivi culturali».

Dalla discussione è emersa la necessità di fare rete come la Botte e il cilindro ha fatto in questi anni insieme ai Bertas e al Teatro Sassari in Ats col nome Retem. Poi Massimo Mancini, direttore artistico di Sardegna Teatro che, dopo aver descritto la sua esperienza nella gestione del teatro Massimo di Cagliari, ha sottolineato che «Sassari potrebbe essere la sede più adatta per la creazione di un polo per la formazione nel settore dello spettacolo dal vivo, vista la presenza di accademia, università e conservatorio». La seconda parte dell'incontro è stata dedicata agli interventi. Tra questi Giuseppe Mascia (consigliere comunale e tra gli inventori della manifestazione Molineddu arte evento creazione) che ha riepilogato le vicende legate all'ex MA e ha fatto presente la necessità che tutti gli operatori culturali entrino in un meccanismo di regole condivise. Stefano Mancini (presidente cooperativa Teatro e/o Musica) ha parlato della sua esperienza di gestione del teatro Verdi e delle difficoltà di gestione del nuovo teatro comunale. Nanni Campus (operatore culturale) ha messo l'accento sulla necessità di un cartellone unico accessibile online. Mario Lubinu (Teatro Sassari) ha rivendicato per le imprese che hanno dimostrato capacità e continuità nel tempo a Sassari di avere il dovuto riconoscimento. Daniela Garau (neuropsichiatra del centro RNM) ha parlato dell' esperienza con la Botte e il cilindro con i ragazzi con la sindrome di Asperger portando l'attenzione sul teatro sociale.



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