Donne al voto al Borderline un docufilm
SASSARI. Venerdì 15 novembre alle 18.30 al circolo Borderline, in via Rockefeller 16/c, le associazioni Anpi, Noi donne 2005 e il Mos organizzano la proiezione del docu-film "Senza rossetto"."Senza...
13 novembre 2019
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SASSARI. Venerdì 15 novembre alle 18.30 al circolo Borderline, in via Rockefeller 16/c, le associazioni Anpi, Noi donne 2005 e il Mos organizzano la proiezione del docu-film "Senza rossetto".
"Senza rossetto" è un lavoro di raccolta di testimonianze di donne che andarono a votare per la prima volta (senza rossetto sulle labbra, per non sporcare la scheda che doveva essere umettata e incollata, pena l’invalidazione) per le elezioni amministrative del marzo-aprile 1946 e successivamente, il 2 giugno 1946, per l’elezione di un’Assemblea costituente e la scelta della forma istituzionale dello Stato, se Repubblica o Monarchia.
Il progetto vuole raccontare l’importanza simbolica e politica che il voto, vissuto come concessione o conquista o naturale conseguenza dei tempi, come diritto o dovere, ebbe sulla percezione di sé ed è costruito attraverso le storie personali ed intime di Elena, Marisa, delle gemelle Silvia e Monalda, di Luigina, di Angela e di altre ancora ed è volto a riattivare i ricordi sul passato e sul clima di un’epoca - la dittatura, la guerra, l’antifascismo, la libertà raggiunta - e ad innescare riflessioni sul presente e sul futuro che ancora le attende.
Il progetto è ideato e curato da Silvana Profeta ed Emanuela Mazzina. “Senza rossetto” è stato promosso ed è sostenuto da Regesta.exe, con la partecipazione della Fondazione Aamod.
"Senza rossetto" è un lavoro di raccolta di testimonianze di donne che andarono a votare per la prima volta (senza rossetto sulle labbra, per non sporcare la scheda che doveva essere umettata e incollata, pena l’invalidazione) per le elezioni amministrative del marzo-aprile 1946 e successivamente, il 2 giugno 1946, per l’elezione di un’Assemblea costituente e la scelta della forma istituzionale dello Stato, se Repubblica o Monarchia.
Il progetto vuole raccontare l’importanza simbolica e politica che il voto, vissuto come concessione o conquista o naturale conseguenza dei tempi, come diritto o dovere, ebbe sulla percezione di sé ed è costruito attraverso le storie personali ed intime di Elena, Marisa, delle gemelle Silvia e Monalda, di Luigina, di Angela e di altre ancora ed è volto a riattivare i ricordi sul passato e sul clima di un’epoca - la dittatura, la guerra, l’antifascismo, la libertà raggiunta - e ad innescare riflessioni sul presente e sul futuro che ancora le attende.
Il progetto è ideato e curato da Silvana Profeta ed Emanuela Mazzina. “Senza rossetto” è stato promosso ed è sostenuto da Regesta.exe, con la partecipazione della Fondazione Aamod.