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Sassari

Processo "Alzheimer" a Sassari, l'avvocato di Dore: "Non lo difendo più"

Nadia Cossu
Processo "Alzheimer" a Sassari, l'avvocato di Dore: "Non lo difendo più"

L’annuncio alla fine di un’udienza durata 8 ore: non ha seguito le mie direttive, rinuncio al mandato

14 novembre 2019
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SASSARI. L’annuncio ufficiale è arrivato a tarda sera, al termine di un’udienza cominciata ieri mattina intorno alle 11 e conclusasi alle 20. L’avvocato Giuseppe Tempesta, difensore del neurologo di Ittiri Giuseppe Dore e di altri dieci imputati comunica al collegio presieduto dal giudice Mauro Pusceddu (a latere Giulia Tronci e Sergio De Luca) che dalla prossima udienza non sarà più lui il difensore del medico e di altri tre imputati. E spiega anche il motivo: «Contrariamente alle mie direttive non hanno voluto sottoporsi a esame» ha spiegato il legale. Lasciando intendere che, in questo modo, è venuto a mancare quel rapporto di collaborazione, condivisione e fiducia che necessariamente deve esserci tra avvocato e cliente. A maggior ragione in una frase cruciale del dibattimento.

Quello in corso nel palazzo di giustizia di Sassari è un processo a carico di ventuno imputati nato dall’inchiesta condotta dal procuratore Gianni Caria e finalizzata a far luce sulla Psiconeuroanalisi. Una terapia per la cura dell’Alzheimer e di altre demenze definita “miracolosa” dal suo ideatore – il neurologo Dore, appunto – ma che per la Procura della Repubblica in realtà era priva di validità scientifica e avrebbe previsto atteggiamenti violenti nei confronti dei pazienti. La chiusura dell’indagine nel 2012 portò a una serie di arresti clamorosi e al rinvio a giudizio di nomi eccellenti: medici, familiari di pazienti malati di Alzheimer, politici, dirigenti Asl. Tutti accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, abuso d’ufficio, maltrattamenti, lesioni e sequestro di persona. A quattro medici venne anche contestato l’omicidio colposo legato al suicidio di un giovane di Alghero.

La rinuncia al mandato da parte dell’avvocato che difende l’imputato “chiave” del processo ha sorpreso un po’ tutti. A dire il vero nelle ultime udienze in molti hanno avuto modo di notare l’insolita assenza del neurologo Dore che in questi anni non è mai mancato nell’aula al piano terra del tribunale. E che nell’aria ci fosse qualcosa lo si era intuito.

Tempesta ha anche aggiunto che la rinuncia all’incarico di difensore risale a una settimana fa e che ieri per dovere professionale ha comunque rappresentato in aula il suo (ex) assistito e altri tre imputati “minori” (anche per loro ha rinunciato all’incarico per gli stessi motivi).

Dore avrebbe già nominato il suo nuovo difensore che sarà presente nell’udienza della prossima settimana. Per quella data sono stati citati dallo stesso avvocato Tempesta (che continua ad assistere altri sette imputati) dieci testimoni.

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