La Spezia balla sardo con il gruppo folk San Pietro di Ittiri
Sabato 30 la grande serata in piazza dedicata ai suoni alle danze e ai costumi del gruppo isolano
ITTIRI. Sabato 30 novembre il centro storico di La Spezia sarà animato dai suoni, canti e balli della tradizione sarda. L’appuntamento è alle 17 nella centralissima piazza Cavour per assistere e partecipare all'esibizione del "Gruppo Folk San Pietro" di Ittiri guidati da Giovanni Ladu, richiamati dal titolo "Spezia balla sardo".
Tutto organizzato da Pietro Pala, presidente del Circolo sardo-spezzino “Grazia Deledda”, con l’intento di far conoscere ai suoi concittadini il ballo sardo, una manifestazione culturale che conserva connotazioni estetiche originali e rigorosissime espressioni formali.
A La Spezia è stato chiamato il Gruppo Folk San Pietro perché sa esprimersi nel pieno rispetto della storia e della tradizione. Le sue coreografie, ispirate ai passi antichi delle varie zone dell’isola, vengono eseguite al suono della chitarra sarda di Salvatore Nuvoli, coadiuvati dalle armonie della fisa di Giuseppe Cubeddu. Oltre alle originali tipologie di ballo il gruppo interpreterà canzoni folk del repertorio turritano, affidate alla voce del cantante Antonio Leonardo Spina.
Altro motivo di grande interesse per gli spettatori spezzini sarà costituito certamente dai costumi dei ballerini. Le donne indossano ampie gonne modellate in centinaia di pieghe ed esibiscono una ricca quantità di gioielli antichi e preziosi; gli uomini si presentano con un corpetto rosso e un gonnellino nero. Le gonne delle donne, i gonnellini, i corpetti, i berretti e le ghette degli uomini sono confezionati in panno di lana, mentre le gonne estive delle donne sono in panno di cotone. Le camicie di uomini e donne e i pantaloni che i ballerini indossano sotto il gonnellino sono invece di lino. Le donne esibiscono filati di seta e tulle per adornare grembiuli, veli e pettiere. Tutti gli accessori presentano un vasto assortimento di tessuti antichi: terziopelo, fili di seta, broccato, strass e lustrini.
Anche i balli sono rigorosamente fedeli alla tradizione. Il movimento base della danza è costituito da un assecondamento ritmico quasi ieratico in cui il movimento è affidato esclusivamente agli arti inferiori, mentre la parte superiore del corpo si mantiene rigida. I vari passi procedono all’unisono con il ritmo musicale scandito dalla voce, dalla chitarra e dalla fisarmonica.
A beneficio dei nostalgici emigrati sardi e della curiosità degli spezzini il Gruppo Folk San Pietro eseguirà: su ballu tundu, il ballo sardo per antonomasia, interpretato a “sa logudoresa” (caratterizzata da una particolare coreografia con cui il cerchio dei ballerini si scioglie e si ricompone); “su passu torrau”, una danza molto veloce presentata in diverse varianti; “sa mammoiadina”, danza ispirata alla rigorosa cadenza dei balli barbaricini; “su dillu”, conosciuto come il ballo del saltello. A chiudere il “ballo di San Pietro”.