La Nuova Sardegna

Sassari

Psd’az: «Minciaredda, silenzio totale»

Psd’az: «Minciaredda, silenzio totale»

Faedda punta il dito sul mancato avvio delle bonifiche nella collina dei veleni

19 novembre 2019
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PORTO TORRES. «Sulle bonifiche del sito di Minciaredda è calato un silenzio assordante e assistiamo a un consiglio comunale, nella sua interezza, colpevolmente muto su una questione di un’importanza straordinaria sotto il profilo ambientale e della salute pubblica».

La segretaria cittadina della sezione del Psd’Az “Anton Simon Mossa”, Ilaria Faedda, interviene sui presunti ritardi dei tempi della bonifica previsti da Eni nel protocollo d’intesa del 2011. «Non sappiamo quando la multinazionale di stato ci libererà finalmente dei veleni interrati nel sottosuolo dell’area industriale – aggiunge – e sappiamo, invece, che la maggioranza 5 Stelle non ha detto mezza parola sul progetto Nuraghe che prevede la realizzazione di una discarica che sarà tra le più grandi d’Europa. E pensare che nel programma elettorale di Wheeler & C – prosegue Faedda -, i pentastellati scrivono che sono contrari alla realizzazione di nuove discariche e all’ampliamento di quelle esistenti».

I fatti, secondo la segretaria sardista, «smentiscono» quanto promesso dai grillini: «Scala Erre ampliata, discarica Asi ampliata, megadiscarica Eni approvata». Il Psd’Az non condivide il fatto che il consiglio comunale non affronti l’argomento per informare la comunità sullo “stato dell’arte” delle bonifiche del sito di Minciaredda e del resto di tutta l’area industriale.

«La nostra preoccupazione è che i vertici Eni hanno capito la debolezza politica e istituzionale del sindaco e della sua maggioranza, che, sommata all’inspiegabile silenzio dell’opposizione, lasciano campo libero a chi sta dimostrando di non fare gli interessi di questo territorio, ma esclusivamente i suoi. Portando avanti solo progetti sulle energie rinnovabili, realizzati con imprese e maestranze straniere, lasciando a Porto Torres solo ed esclusivamente qualche miserevole briciola, peraltro già esaurita». (g.m.)

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