La Nuova Sardegna

Sassari

I giovani donatori crescono “goccia su goccia”

I giovani donatori crescono “goccia su goccia”

Oltre cento studenti presenti alla giornata di Sims, Aou, Avis e Admo dedicata a sangue e midollo

22 novembre 2019
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SASSARI . Un vero e proprio esercito di giovani desiderosi di donare il sangue e di essere informati sulle modalità di donazione del midollo osseo. Ieri mattina il piazzale dei parcheggi antistante la clinica di Malattie infettive dell’Aou di Sassari è stato “invaso” da oltre un centinaio di ragazzi delle scuole superiori della città che hanno aderito alla quinta edizione di “Goccia su goccia”. L’evento, organizzato dal Segretariato italiano studenti di Medicina (Sism) di Sassari, in collaborazione con il centro Trasfusionale e la Diabetologia dell’Aou, l’Avis provinciale e comunale e l’Admo Sassari, è stato una vera e propria occasione per sensibilizzare i giovani al problema della donazione. Sul piazzale tre gazebo informativi e tre autoemoteche dell’Avis hanno ospitato i tanti ragazzi che hanno deciso di donare il sangue e di informarsi sui vari temi proposti durante la giornata. Gli organizzatori, infatti, hanno parlato della prevenzione dei tumori al seno, del tumore della prostata e del testicolo quindi anche del diabete, offrendo anche un controllo gratuito della glicemia, grazie alla Diabetologia dell’Aou.

«La risposta è stata positiva – ha detto Sergio Carossino, rappresentante del Sism Sassari – gli studenti hanno fatto domande e hanno mostrato interesse. C’è necessità di educare i giovani sulle donazioni, perché emerga una coscienza sociale. Ogni anno abbiamo sempre più risposte e per questa edizione abbiamo anche richiesto l’intervento di una terza autoemoteca. Il successo è andato oltre ogni rosea aspettative». A fine mattinata si conteranno circa 60 sacche di sangue. Entusiasta Nello Merella, segretario provinciale dell’Avis. «Per questa manifestazione, ormai, dovremmo pensare di passare dalla cadenza semestrale a quella quadrimestrale – ha detto –. La fascia che vorremmo raggiungere è quella tra i 18 e i 21 anni, così da ringiovanire il “parco” donatori». Ad aderire all’iniziativa gli studenti degli istituti “Spano”, “Marconi”, “Canopoleno”, “Azuni”, Europa, Kennedy, Agraria, Alberghiero, Geometri e Industriali. «Una risposta molto ampia, che ci fa enormemente piacere» ha detto Pietro Manca, direttore del centro Trasfusionale del Palazzo Rosa . Allo stand dell’Admo tanto interesse per la donazione delle cellule staminali ematopoietiche. «Il nostro compito oggi – ha detto Nicolò Spano responsabile Admo – è stato avvicinare i ragazzi alla donazione del midollo osseo».

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