La Nuova Sardegna

Sassari

il docufilm 

Is Arenas, un set tra cavalli e paesaggi da favola

Tre giorni di riprese con i cavalieri della Pegaso per raccontare la storia di un detenuto

22 novembre 2019
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SASSARI. Un paesaggio da favola, con dune da deserto africano, vecchi edifici minerari abbandonati, immagini lunari di discariche di materiali inerti, un mare in burrasca che ha muggito per tre giorni consecutivi. È stato il set prescelto dall’Asi (Associazioni sportive e sociali italiane) per le riprese di “Is Arenas”, il docufilm diretto da Michelangelo Gratton, prodotto da Asi nazionale e D4 srl, sulla riabilitazione di un detenuto attraverso l’attività equestre, nel territorio delle ex miniere di Ingurtosu e delle dune di Piscinas. Tre giorni di riprese, alcune in notturna, altre con ripidi saliscendi sulle dune, o sul bagnasciuga lambito da onde giganti, o sotto la pioggia, o ancora nello scenario spettrale della Laveria Brassey di Ingurtosu. Tre giorni che hanno visto protagonisti quattro cavalieri della Pegaso-Sport e turismo a cavallo di Sassari. Il docufilm Is Arenas narra la storia di Ionel Calin, un detenuto rumeno condannato in Italia per aver commesso dei reati collegati ad organizzazioni criminali. Durante la sua detenzione in Sardegna nella colonia penale di Is Arenas, il giovane intraprende un percorso di recupero e di formazione grazie all’attività equestre promossa dal settore degli Sport equestri dell’ente di promozione sportiva Asi nazionale. Ionel diventa così un tecnico di equitazione e una guida, per i turisti che vogliono esplorare a cavallo quelle aree incontaminate e piene di magia della Sardegna, famose per le dune sabbiose, le miniere abbandonate e per una natura mediterranea senza eguali. «Con le immagini mozzafiato dei paesaggi e le numerose testimonianze che parlano direttamente al cuore di chi ascolta – dice Emilio Minunzio, vicepresidente di Asi nazionale e direttore tecnico di Asi Sport Equestri - Is Arenas non solo vuole raccontare la redenzione di un uomo e le bellezze di un territorio ma, soprattutto, vuole riportare alla luce i valori della solidarietà, della dignità, del perdono, e indurre a riflessioni profonde sulla fragilità umana». L’Asi è uno dei più importanti enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, oltre che rete associativa del terzo settore. Nell’ambito della propria attività istituzionale, l’associazione dedica particolare attenzione alle attività rivolte alle categorie svantaggiate attraverso progettualità rivolte a soggetti con disagio sociale. Alla realizzazione del docufilm ha dato un forte supporto la Pegaso di Sassari-Tergu, mettendo a disposizione cavalli e cavalieri.

Mario Bonu

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