La Nuova Sardegna

Sassari

Morto dopo la caduta, il pm di Sassari chiede tre rinvii a giudizio

Luca Fiori
Morto dopo la caduta, il pm di Sassari chiede tre rinvii a giudizio

Un pensionato di 75 anni era precipitato da un muro all’interno dell’ospizio, l'inchiesta era partita dalla denuncia dei familiari

22 novembre 2019
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SASSARI. La caduta da un muro altro quattro metri all’interno della comunità alloggio “Serenissima” di Codrongianos – che portò dopo tre mesi di agonia alla morte di un paziente 75enne con il morbo di Parkinson – si sarebbe potuta e dovuta evitare.

Ne è convinta la titolare dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Sassari per omicidio colposo, il pubblico ministero Maria Paola Asara che ha chiesto al giudice delle indagini preliminari Giancosimo Mura il rinvio a giudizio per la presidente della cooperativa “Serenissima” che gestisce la comunità alloggio “Satta-Lai” Maria Maddalena Demontis, di 47 anni, e per le operatrici socio-sanitarie Irene Loi, 52 anni, e Maria Lina Piga di 46, difese dagli avvocati Carlo Pinna Parpaglia e Luigi Esposito.

La notte tra il 13 e 14 ottobre del 2017 il 75enne aveva visto una scala appoggiata a un muro all’interno della comunità, ci era salito sopra e poi era saltato giù da quattro metri. L’impatto era stato devastante, ma l’uomo era sopravvissuto ed era morto solo dopo 100 giorni di supplizio. Bacino fratturato, costole rotte, dolori lancinanti, nessuna possibilità di risollevarsi e reagire. Prima dell’incidente i figli, ciascuno con una famiglia e con un lavoro, avevano pensato di rivolgersi a una struttura di accoglienza. Avevano scelto la Comunità alloggio per anziani di Codrongianos, in via Regina Elena, una struttura privata ma in regime di convenzione. Non era una Rsa, ma i gestori si erano detti disponibili ad ospitare una persona che aveva bisogno di assistenza, ma non allettata. La notte tra il 13 e 14 ottobre il 75enne aveva dato segni di insofferenza e il personale di Codrongianos aveva deciso di chiamare un’ambulanza e farlo accompagnare al pronto soccorso. I familiari, avevano raggiungono il genitore al Santissima Annunziata. I medici avevano aumentato la dose di tranquillanti e lo avevano dimesso. Era stato uno dei figli a caricarlo in auto e riportarlo a tarda notte a Codrongianos. Poche ore dopo si era verificato l’incidente che poi lo portò alla morte dopo un lento calvario. I familiari si erano rivolti all’avvocato Alessandra Maria Delrio e depositato in Procura una denuncia contro la struttura di accoglienza. Era scattata l’inchiesta della Procura che ora ha chiesto al gip di mandare a processo chi avrebbe dovuto vigilare sull’anziano paziente.

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