La Nuova Sardegna

Sassari

Quando l’handicap non è un ostacolo

Quando l’handicap non è un ostacolo

Anche a Chiaramonti l’idea di Manolo Cattari ha coinvolto con successo le scuole

24 novembre 2019
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CHIARAMONTI. Gianluca ha la sindrome di Asperger, ma è al quinto anno del liceo Azuni ed è campione di atletica: per tre volte medaglia d’argento ai nazionali e ha una capacità di raccontarsi da fare invidia a molti. Ha un sogno: diventare giornalista sportivo e a sentire le sue telecronache non si fatica a capire che ha tutte le risorse per poterlo realizzare. Luca, di Anela, è costretto su una sedia a rotelle dopo un incidente che gli ha lesionato il midollo: una disabilità motoria importante che pure non gli ha impedito di essere campione regionale e di partecipare ai campionati italiani di tiro al bersaglio. Certo prima faceva calcio amatoriale ma la sua intelligenza e forza di volontà lo hanno portato a trovare delle alternative: ping pong fino al tiro a segno paralimpico. Roberta si completa grazie alla danza, e riesce anche a coltivare la passione per l’equitazione, eppure i suoi occhi non le permettono di vedere, la sua volontà e la grande sensibilità sono diventate le sue finestre sul mondo.

Gianluca, Luca e Roberta sono i tre testimonial del progetto “Agitamus, quando il movimento e lo sport valorizzano la diversità” che gli alunni delle classi quinta primaria e terza secondaria di hanno incontrato in un percorso iniziato a settembre per capire il valore del non abbattersi di fronte alle difficoltà, mettendosi nei loro panni, provando il disagio per una derisione, a mirare un bersaglio con la sola forza e l’equilibrio delle braccia, a muoversi con una benda sugli occhi. E per capire dove intervenire per rendere il paese più accessibile a tutti. Gianluca e Luca sono tornati giovedì nella sala consiliare, assieme alla psicologa Betta Zizi e al vicepresidente del Cip (Comitato italiano paralimpico) Paolo Poddighe, per l’atto conclusivo del progetto, la presentazione dei lavori scaturiti da quegli incontri: power point, video, lettere, riflessioni, disegni, uno dei quali è diventato simbolo per un cartello sull’accessibilità consegnato al sindaco Alessandro Unali, presente con la consigliera Stefania Giusta Scanu che ha portato anche la sua personale esperienza. La psicologa Zizi, che ha seguito il progetto assieme alla coordinatrice territoriale Monica Pirina, ne ha illustrato le tappe partendo dalla storia del «Girasole di Unpoquaunpolà», scritto da Manolo Cattari ideatore del progetto, grazie al quale i ragazzi hanno capito che si può reagire a un cambiamento nella propria vita. Paolo Poddighe ha portato i saluti del comitato paralimpico rimandando agli altri appuntamenti che vedrà ancora impegnato il Cip con “Agitamus” come l’incontro del 4 dicembre a Sassari con tutte le scuole aderenti.

Letizia Villa

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