La Nuova Sardegna

Sassari

Piccoli raccoglitori a scuola di olivicoltura

Piccoli raccoglitori a scuola di olivicoltura

Ittiri, i ragazzi della primaria alle prese con gli alberi di “bosana” e con le tecniche di abbacchiatura

27 novembre 2019
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ITTIRI. In una giornata quasi primaverile, con una temperatura mite e in assenza di vento, tutti elementi indispensabili per una giornata speciale da trascorrere all'aria aperta, i ragazzi delle classi quarte della scuola primaria di Ittiri, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno partecipato ad una speciale lezione “formativa”, sul campo. L'occasione è stata “La giornata della Raccolta”, che quest'anno coincide con la Giornata Internazionale dell'Olivo proposta dall'Unesco. E' la numero quattordici l'edizione di quest'anno che l'associazione degli olivicoltori Ittiresi “S'Ischimadorza”, in collaborazione con l'assessorato all'agricoltura del Comune di Ittiri, organizza per tramandare alle nuove generazioni la coltura di uno dei frutti più caratteristici del territorio: l'oliva. Ed è stata proprio l'oliva, cultivar tipo “bosana”, la protagonista della giornata di ieri nelle campagne di S'Erraolzu di proprietà di Giuseppe Cossu, dove gli alunni di due classi, a turno, hanno potuto apprendere, dagli esperti olivicoltori e dai tecnici di Laore di Ittiri e Sassari, alcune delle tecniche fondamentali del processo produttivo dell'olio extra vergine di oliva. Tangibile l'entusiasmo dei giovani olivicoltri per una giornata che, già “formati” propedeuticamente dalle loro insegnanti, hanno affrontato, come prima prova, la divertente, ma coinvolgente, operazione dell'abbacchiatura. Un'operazione, è stato spiegato da Antonio Montinaro referente delle produzioni vegetali di Laore, che oggi si pratica con mezzi meccanici piuttosto sofisticati, ma che, in passato avveniva con l'ausilio di scale e bastoni. Non meno interessante l'illustrazione di Baingio Delogu, presidente de “S'Ischimadorza” che ha spiegato, ai futuri olivicoltori, le varie fasi di produzione dell'olio, partendo dalla separazione delle drupe dalle foglie, per arrivare, attraverso il lavaggio, la molitura e la separazione dell'olio dai residui della lavorazione, alla fase di centrifugazione dove si ottiene il “Verdone”, l'olio dal sapore di carciofo. Olio che i già esperti olivicoltori hanno potuto gustare, impregnato nelle bruschette, offerte dai soci de S'Ischimadorza. A ciascuno dei partecipanti è stato consegnato un attestato di partecipazione e una bottiglia di olio prodotto dalle stesse olive che hanno visto raccogliere. Una giornata da ricordare sul solco della tradizione e dedicata alla risorsa che ha contraddistinto e continua a caratterizzare il territorio di Ittiri.

Vincenzo Masia



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