Al vino di Binzamanna il premio Douja d’Or
Martis, l’azienda di Sara Spanu l’ha conquistato ad Asti con il cagnulari Sas Piras Isola dei Nuraghi Igt
29 novembre 2019
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MARTIS. Un altro prestigioso riconoscimento ai vini prodotti dall’azienda Binzamanna di Sara Spanu di Martis che si è recentemente aggiudicato il premio Douja d’Or, il concorso nazionale della Camera di Commercio di Asti. A conquistare la giuria è stato il cagnulari “Sas Piras Isola dei Nuraghi IGT”, vino rosso secco vendemmia 2014 affinato in legno, dal colore rosso rubino scuro con intensissimi riflessi violacei, dal profumo vinoso, intenso, tipico del vitigno e dal sapore secco, morbido, caldo, corposo, elegante e persistente.
La giovane azienda martese ottiene il vino Sas Piras esclusivamente da uve cagnulari, vitigno autoctono sardo con uve che provengono dai vigneti situati nel territorio dell’Anglona, in terreni a composizione calcarea e a circa 300 msl. Le uve vengono raccolte manualmente e avviate in cassette alla vinificazione nel giro di poche ore. La diraspatura e pigiatura avviene alla temperatura di 18-20°C e sempre sotto controllo termico avviene la lenta e lunga fermentazione, attraverso una serie di rimontaggi giornalieri e con un graduale innalzamento della temperatura giorno per giorno fino ad arrivare a 27-28 °C. A fine fermentazione, dopo la svinatura, il vino viene trasferito in tonneaux di rovere francese da 500 litri per un periodo di affinamento di almeno 10 mesi. È un vino che migliora le sue caratteristiche con l’invecchiamento.
Il vitigno Cagnulari conferma quindi le sue grandi potenzialità. Diffuso principalmente nel territorio della provincia di Sassari, pare sia stato introdotto dagli Spagnoli durante il periodo della loro dominazione. Ambientatosi rapidamente, può essere sicuramente definito un vitigno autoctono, con grappoli di media grandezza, produce un’uva ricca di zuccheri, polifenoli e di buona acidità che danno un vino dal colore rosso carico, di spessore e acidità, dal profumo intenso e dai sentori di geranio, con una gradazione alcolica di circa 12°. Un tempo molto ricercato come vino da taglio e per questo esportato in Francia oggi ha assunto una sua propria personalità grazie soprattutto all'impegno dei viticoltori come l’azienda Binzamanna e al sapiente dosaggio di conoscenze tradizionali e moderna tecnologia.
Mauro Tedde
La giovane azienda martese ottiene il vino Sas Piras esclusivamente da uve cagnulari, vitigno autoctono sardo con uve che provengono dai vigneti situati nel territorio dell’Anglona, in terreni a composizione calcarea e a circa 300 msl. Le uve vengono raccolte manualmente e avviate in cassette alla vinificazione nel giro di poche ore. La diraspatura e pigiatura avviene alla temperatura di 18-20°C e sempre sotto controllo termico avviene la lenta e lunga fermentazione, attraverso una serie di rimontaggi giornalieri e con un graduale innalzamento della temperatura giorno per giorno fino ad arrivare a 27-28 °C. A fine fermentazione, dopo la svinatura, il vino viene trasferito in tonneaux di rovere francese da 500 litri per un periodo di affinamento di almeno 10 mesi. È un vino che migliora le sue caratteristiche con l’invecchiamento.
Il vitigno Cagnulari conferma quindi le sue grandi potenzialità. Diffuso principalmente nel territorio della provincia di Sassari, pare sia stato introdotto dagli Spagnoli durante il periodo della loro dominazione. Ambientatosi rapidamente, può essere sicuramente definito un vitigno autoctono, con grappoli di media grandezza, produce un’uva ricca di zuccheri, polifenoli e di buona acidità che danno un vino dal colore rosso carico, di spessore e acidità, dal profumo intenso e dai sentori di geranio, con una gradazione alcolica di circa 12°. Un tempo molto ricercato come vino da taglio e per questo esportato in Francia oggi ha assunto una sua propria personalità grazie soprattutto all'impegno dei viticoltori come l’azienda Binzamanna e al sapiente dosaggio di conoscenze tradizionali e moderna tecnologia.
Mauro Tedde