La protesta
Buoni pasto, dopo i ritardi dall’Assl arriva una nuova beffa
SASSARI. La beffa continua. È arrivato dicembre e non solo i dipendenti dell’Assl di Sassari non hanno ricevuto i buoni pasto per tutto l’anno, ma da qualche giorno è arrivata loro una mail dagli...
01 dicembre 2019
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SASSARI. La beffa continua. È arrivato dicembre e non solo i dipendenti dell’Assl di Sassari non hanno ricevuto i buoni pasto per tutto l’anno, ma da qualche giorno è arrivata loro una mail dagli uffici responsabili che ha il sapore della presa in giro: potranno avere diritto a soli cinque ticket e da spendere obbligatoriamente entro questo mese a pena di scadenza.
Resta un mistero cosa si sia inceppato nella macchina amministrativa che con il sistema cartaceo prima assicurava, anche se con qualche leggero ritardo, i buoni mensa ai lavoratori. Infatti i guai sono cominciato quando l’Ats ha introdotto una card elettronica su cui caricare gli importi dei ticket restaurant.
La storia va avanti dallo scorso anno, quando la card ha cominciato a restare vuota dal mese di aprile. I dipendenti Assl avevano pensato a un disguido ma il tempo passava e degli importi non si è più vista traccia. Alla fine, a dicembre scorso i buovi pasto sono stati erogati ma ecco che la storia si è ripetuta. E adesso sono dodici mesi che i lavoratori Assl non vedono un euro.
Ai tempi delle prime proteste, l’Ats aveva sostenuto che i problemi erano sorti in seguito al passaggio dal sistema cartaceo a quello elettronico. Una giustificazione che ormai non sembra reggere più. «Ci dicano almeno se vogliono continuare a darci i buoni pasto perché l’impressione è che ci stiano prendendo per i fondelli – è la considerazione dei lavoratori –. Vogliamo una risposta chiara».
Resta un mistero cosa si sia inceppato nella macchina amministrativa che con il sistema cartaceo prima assicurava, anche se con qualche leggero ritardo, i buoni mensa ai lavoratori. Infatti i guai sono cominciato quando l’Ats ha introdotto una card elettronica su cui caricare gli importi dei ticket restaurant.
La storia va avanti dallo scorso anno, quando la card ha cominciato a restare vuota dal mese di aprile. I dipendenti Assl avevano pensato a un disguido ma il tempo passava e degli importi non si è più vista traccia. Alla fine, a dicembre scorso i buovi pasto sono stati erogati ma ecco che la storia si è ripetuta. E adesso sono dodici mesi che i lavoratori Assl non vedono un euro.
Ai tempi delle prime proteste, l’Ats aveva sostenuto che i problemi erano sorti in seguito al passaggio dal sistema cartaceo a quello elettronico. Una giustificazione che ormai non sembra reggere più. «Ci dicano almeno se vogliono continuare a darci i buoni pasto perché l’impressione è che ci stiano prendendo per i fondelli – è la considerazione dei lavoratori –. Vogliamo una risposta chiara».