A Mondo X solidarietà significa anche speranza
Grande risposta all’appello di padre Morittu per aiutare S’Aspru e Casa Famiglia Il francescano: «Droga e Aids stanno colpendo vittime sempre più giovani»
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SASSARI. La città ha risposto all’appello lanciato da padre Salvatore Morittu e in tanti, sabato e domenica scorsi, hanno partecipato alle Giornate di solidarietà di Mondo X Sardegna per finanziare le attività della Casa famiglia per malati di Aids e la Comunità di S’Aspru fondate dal francescano che dell’aiuto agli “ultimi” ha fatto la sua missione.
Nel santuario di San Pietro in Silki volontarie e volontari di Mondo X guidati da Tullio Torru e gli ospiti del centro di recupero per tossicodipendenti hanno fatto un piccolo miracolo e gli oggetti da regalo, i prodotti artigianali della falegnameria e quelli alimentari del centro di Siligo come salumi e formaggi sono andati praticamente a ruba. Nelle due giornate è stata una processione ininterrotta di persone che hanno voluto dare il loro contributo, piccolo o grande che fosse, per sostenere le due strutture che rappresentano in tutta l’isola un servizio indispensabile per i malati di Aids e i giovani che vogliono uscire dal tunnel della droga. La Casa famiglia Sant’Antonio Abate è l’unica in tutta l’isola e con i suoi dodici posti letto garantisce un’assistenza continua.
«La schiavitù della droga e le infezioni da Hiv continuano purtroppo a fare vittime e a diventare sempre più un’emergenza – spiega padre Morittu –. E sono le fasce più giovani ad essere colpite. Al contrario di quanto si crede l’età in cui si assumono sostanze stupefacenti continua ad abbassarsi e l’informazione per prevenire il contagio da Hiv è molto carente anche nei giovani e la promiscuità nei rapporti sessuali può favorirla. Per questo la nostra iniziativa ha lo scopo anche di sensibilizzare e di fornire gli strumenti di prevenzione».
Le giornate di solidarietà continuano. Oggi, martedì 3 dicembre, grazie alla partnership col ministero dei Beni Culturali nella ricorrenza della Giornata Mondiale per la disabilità, il Centro di Restauro di Li Punti apre per l’intera giornata i propri locali per la visita degli ospiti della Casa Famiglia per malati di Aids di Sassari. I “ragazzi” della Casa, accompagnati da operatori e volontari, potranno ammirare gli ultimi reperti in mostra, quelli in restauro e assisteranno a filmati esplicativi dell’attività svolta nel Centro.
Giovedì 5 dicembre, alle 19.30, nella chiesa di Sant’Antonio Abate, per ricordare la Giornata Mondiale per la Lotta all’Aids che si tiene ogni anno il primo dicembre, si terrà una serata musicale con la Corale Studentesca “Città di Sassari” diretta dal maestro Vincenzo Cossu, la pianista Laura Maria Sassu e lo scrittore Giampaolo Cassitta. Sarà l’occasione per presentare al pubblico il libro-fotografico stampato a ricordo del ventennale della Casa Famiglia per malati di Aids, curato da Antonello Mura. Ma anche per conoscere i dati più recenti sulla situazione dell’infezione da Hiv in Sardegna che saranno forniti da padre Salvatore Morittu e dell’infettivologo Vito Fiore, direttore sanitario della Casa Famiglia.
Nel santuario di San Pietro in Silki volontarie e volontari di Mondo X guidati da Tullio Torru e gli ospiti del centro di recupero per tossicodipendenti hanno fatto un piccolo miracolo e gli oggetti da regalo, i prodotti artigianali della falegnameria e quelli alimentari del centro di Siligo come salumi e formaggi sono andati praticamente a ruba. Nelle due giornate è stata una processione ininterrotta di persone che hanno voluto dare il loro contributo, piccolo o grande che fosse, per sostenere le due strutture che rappresentano in tutta l’isola un servizio indispensabile per i malati di Aids e i giovani che vogliono uscire dal tunnel della droga. La Casa famiglia Sant’Antonio Abate è l’unica in tutta l’isola e con i suoi dodici posti letto garantisce un’assistenza continua.
«La schiavitù della droga e le infezioni da Hiv continuano purtroppo a fare vittime e a diventare sempre più un’emergenza – spiega padre Morittu –. E sono le fasce più giovani ad essere colpite. Al contrario di quanto si crede l’età in cui si assumono sostanze stupefacenti continua ad abbassarsi e l’informazione per prevenire il contagio da Hiv è molto carente anche nei giovani e la promiscuità nei rapporti sessuali può favorirla. Per questo la nostra iniziativa ha lo scopo anche di sensibilizzare e di fornire gli strumenti di prevenzione».
Le giornate di solidarietà continuano. Oggi, martedì 3 dicembre, grazie alla partnership col ministero dei Beni Culturali nella ricorrenza della Giornata Mondiale per la disabilità, il Centro di Restauro di Li Punti apre per l’intera giornata i propri locali per la visita degli ospiti della Casa Famiglia per malati di Aids di Sassari. I “ragazzi” della Casa, accompagnati da operatori e volontari, potranno ammirare gli ultimi reperti in mostra, quelli in restauro e assisteranno a filmati esplicativi dell’attività svolta nel Centro.
Giovedì 5 dicembre, alle 19.30, nella chiesa di Sant’Antonio Abate, per ricordare la Giornata Mondiale per la Lotta all’Aids che si tiene ogni anno il primo dicembre, si terrà una serata musicale con la Corale Studentesca “Città di Sassari” diretta dal maestro Vincenzo Cossu, la pianista Laura Maria Sassu e lo scrittore Giampaolo Cassitta. Sarà l’occasione per presentare al pubblico il libro-fotografico stampato a ricordo del ventennale della Casa Famiglia per malati di Aids, curato da Antonello Mura. Ma anche per conoscere i dati più recenti sulla situazione dell’infezione da Hiv in Sardegna che saranno forniti da padre Salvatore Morittu e dell’infettivologo Vito Fiore, direttore sanitario della Casa Famiglia.