Caso pannoloni, la Regione indaga
L’Ats costituirà un gruppo tecnico di controllo per verificare cosa non funziona
05 dicembre 2019
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SASSARI. L’Ats Sardegna prende il mano il “caso pannoloni” e istituisce un “gruppo tecnico di controllo” per venire a capo di un disagio che da un mese sta preoccupando ed esasperando disabili e famiglie.
Una sorta di commissione che avrà il compito di verificare cosa non abbia funzionato nel nuovo regime di fornitura e consegna a domicilio degli ausili per incontinenti che a Sassari ha cominciato a mostrare tutta una serie di inefficienze nel momento in cui doveva partire, e cioè dal primo novembre scorso.
La costituzione del gruppo tecnico è stata deliberata nei giorni scorsi dal commissario straordinario dell’Azienda per la salute, su proposta della direzione sanitaria, e rappresenta un passo in avanti in una vicenda che sembra fuori controllo.
Le associazioni dei disabili, raccolte le proteste che provenivano dai propri iscritti, avevano segnalato a più riprese alla Regione e all’Ats che il nuovo regime non stava funzionando e che bisognava porre rimedio. Una lamentela ascolta a Cagliari dove l’azienda sanitaria unica ha deciso di affidare a un gruppo di esperti la verifica sulle proteste, e sono state tante, ricevute.
Il nuovo regime di fornitura e consegna a domicilio di pannoloni e traverse ha sostituito il precedente. Il ritiro dei panni avveniva nelle farmacie e finora non aveva mai creato alcun problema all’utenza.
Dal primo novembre, invece, le cose sono cambiate, e in peggio. Le consegne sono non solo arrivate molto in ritardo, ma la generalità dei destinatai si è lamentata anche della qualità inferiore delle forniture. Inoltre ci sono stati numerosi errori, alla consegna, nelle taglie e nel numero di presidi forniti, innescando ulteriori disguidi alle famiglie che hanno dovuto recarsi a segnalare la non corrispondenza delle loro richieste negli uffici dell’Assl di via Tempio, dove sin dalle 6 del mattino si sono create code per accedere al servizio. E colmo della beffa, si sono ritrovate a non sapere a chi restituire i panni per l’incontinenza perché nessun li ritira anche se non servono.
Una sorta di commissione che avrà il compito di verificare cosa non abbia funzionato nel nuovo regime di fornitura e consegna a domicilio degli ausili per incontinenti che a Sassari ha cominciato a mostrare tutta una serie di inefficienze nel momento in cui doveva partire, e cioè dal primo novembre scorso.
La costituzione del gruppo tecnico è stata deliberata nei giorni scorsi dal commissario straordinario dell’Azienda per la salute, su proposta della direzione sanitaria, e rappresenta un passo in avanti in una vicenda che sembra fuori controllo.
Le associazioni dei disabili, raccolte le proteste che provenivano dai propri iscritti, avevano segnalato a più riprese alla Regione e all’Ats che il nuovo regime non stava funzionando e che bisognava porre rimedio. Una lamentela ascolta a Cagliari dove l’azienda sanitaria unica ha deciso di affidare a un gruppo di esperti la verifica sulle proteste, e sono state tante, ricevute.
Il nuovo regime di fornitura e consegna a domicilio di pannoloni e traverse ha sostituito il precedente. Il ritiro dei panni avveniva nelle farmacie e finora non aveva mai creato alcun problema all’utenza.
Dal primo novembre, invece, le cose sono cambiate, e in peggio. Le consegne sono non solo arrivate molto in ritardo, ma la generalità dei destinatai si è lamentata anche della qualità inferiore delle forniture. Inoltre ci sono stati numerosi errori, alla consegna, nelle taglie e nel numero di presidi forniti, innescando ulteriori disguidi alle famiglie che hanno dovuto recarsi a segnalare la non corrispondenza delle loro richieste negli uffici dell’Assl di via Tempio, dove sin dalle 6 del mattino si sono create code per accedere al servizio. E colmo della beffa, si sono ritrovate a non sapere a chi restituire i panni per l’incontinenza perché nessun li ritira anche se non servono.