La Nuova Sardegna

Sassari

La vecchia rete non regge tre quartieri senz’acqua

di Daniela Scano
La vecchia rete non regge tre quartieri senz’acqua

Ancora disagi in città dopo i giorni da incubo per la rottura della condotta Enas Si spacca un tubo in piazza Mercato. Abbanoa lo aggiusta e presto lo sostituirà

09 dicembre 2019
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SASSARI. «Ancora?!? Vi prego, ditemi che è uno scherzo». Un commento nei social racconta l’amaro risveglio dei tanti sassaresi che ieri mattina hanno aperto il rubinetto in bagno o in cucina. Dal tubo non è sceso neppure un goccio d’acqua. Quasi una beffa, dopo i quattro giorni da incubo della settimana scorsa, con due città e due paesi rimasti cento ore senza acqua a causa della rottura della condotta Enas a poca distanza dalla diga di Santa Maria Coghinas. Il disservizio, che era stato annunciato da Abbanoa la sera prima (ma a giudicare dalle reazioni stizzite non era evidentemente arrivato a tutti i destinatari) è stato provocato dalla rottura di un tubo di 45 millimetri. L’acqua tornata a pressione dopo quattro giorni, infatti, ha spaccato la parete della condotta in piazza Mercato provocando una imponente perdita. Per aggiustare il tubo rotto, la società che gestisce il servizio idrico ha dovuto interrompere la erogazione a tre quartieri: centro storico, Porcellana e Piandanna. L’acqua è tornata a scorrere dai rubinetti verso le 13, come era stato annunciato la sera prima. Contrariamente a ciò che era accaduto la settimana scorsa nelle campagne di Santa Maria Coghinas, dove la condotta dell’Enas si era spaccata in un altro punto per la pressione esercitata dall’acqua rimessa in rete, ieri mattina le squadre di Abbanoa sono riuscite a risolvere il problema entro i tempi annunciati e senza ulteriori complicazioni.

Anche l’ultima rottura è stata provocata dalle pessime condizioni della rete idrica. La condotta che si è rotta in piazza Mercato, spiegano ad Abbanoa, è quella più lunga che attraversa la città partendo da Monte Oro. Circa dieci chilometri di tubi ridotti a un lunghissimo colabrodo. Abbanoa ha già programmato la totale sostituzione della condotta e ha stanziato quattro milioni per realizzare l’opera. I lavori dovrebbero essere avviati entro il 2020 e dovrebbero risolvere il problema dei problemi della rete idrica cittadina: le frequenti rotture di tubi vecchi e fragili. Lo stesso problema che è causa dei frequenti infarti della condotta di 54 chilometri, gestita da Enas, che porta l’acqua grezza ai potabilizzatori. Intanto, dopo i quattro giorni più neri vissuti negli ultimi anni nel nord Sardegna per il servizio idrico, a parte l’emergenza nei quartieri del centro la situazione è ritornata alla normalità nel resto della città, a Porto Torres, a Castelsardo e a Stintino. Il ripristino del servizio è stato più lento del previsto soprattutto nei punti più alti e in alcune località dell’hinterland.

Questo perché, spiegano ad Abbanoa, prima di sgorgare dai rubinetti l’acqua ha dovuto percorrere oltre duecento chilometri di rete e riempire nel frattempo migliaia di serbatoi.

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