La Nuova Sardegna

Sassari

«Procurade ’e moderare un inno senza tempo»

di Barbara Matino
«Procurade ’e moderare un inno senza tempo»

Ozieri. Musicologi a convegno per Francesco Ignazio Mannu, morto 180 anni fa Molteplici arrangiamenti del brano del patriota. Concerto di Sandalia e Istentales

10 dicembre 2019
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OZIERI. “Procurade ‘e moderare” è un inno senza tempo, che può rimanere sempre attuale anche dal punto di vista musicale grazie alle sue enormi potenzialità in termini di possibili arrangiamenti. È quanto emerso nei giorni scorsi a Ozieri nel corso del convegno-concerto su Francesco Ignazio Mannu a 180 anni dalla morte del patriota, evento che, dopo una prima tappa due settimane prima sulla sua figura storica (che aveva visto una conferenza di Gavino Contu e un doppio concerto di Piero Marras), nella seconda parte sabato scorso è stato incentrato principalmente sull’inno da lui scritto, da due anni l’inno ufficiale della Regione Sardegna.

Nella conferenza organizzata dal Premio Biennale per Cori tradizionali Sardi si è delineato il futuro dell’inno (il cui titolo originale è “Su patriotu sardu a sos feudatarios”) mettendo in luce una ricca pluralità di arrangiamenti, elaborazioni e orchestrazioni.

Con la relazione di Antonio Deiara, inoltre, da Ozieri si è rilanciata la necessità di un concorso di idee «che codifichi la versione solenne per coro, possibilmente femminile nel rispetto della cultura matriarcale del popolo sardo, e per orchestra giovanile, rivolta verso il futuro dell’Isola», spiega l’esperto, autore dell’arrangiamento didattico e dello studio musicologico sull’inno che venne accolto dalla Regione già nel 2011. A discutere con lui nel dibattito al teatro Fallaci, oltre al segretario della Biennale Antonello Lai e del presidente Pinuccio Aini, tanti esperti musicisti e musicologi: Gian Battista Ledda, relatore in lingua sarda e compositore della prima opera in Sardo “Paràulas e Sonos de Sardigna” contenente l’inno per orchestra giovanile e coro femminile; Ugo Spanu, direttore del Coro polifonico algherese e primo interprete “classico” della bandiera musicale dell’Isola (2013); Mauro Lisei, che ha firmato l’inno inneggiante de “Sa Die de sa Sardigna” nel 2011 e Antonio Mura, padre pentagrammatico degli Ottoni all’Ottavo, prima fanfara di bambini in Italia, interpreti del “Procurade” nell’auditorium del Conservatorio di Cagliari, in “Sa Die” 2012. La serata è stata introdotta dal saluto istituzionale del sindaco Marco Murgia e dell’assessore alla Cultura Ilenia Satta. Dopo la conferenza le esibizioni dei cori Città di Nuoro, Città di Ozieri, Donu Reale di Buddusò (vincitore dell’ultima Biennale Ozieri) Maurizio Carta di Oristano e con il concerto delle band Sandalia, che hanno proposto un repertorio antologico illuminato dalla straordinaria voce e della cantante Sara Ledda, e degli Istentales.

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