La Nuova Sardegna

Sassari

Donne contro Alivesi: «Linguaggio sessista ma #iononostozitta»

SASSARI. Monta la polemica sui social al grido di #iononstozitta dopo la spiacevole aggressione verbale dell’altro ieri in VII commissione di Manuel Alivesi ai danni di Carla Fundoni. Con il...

13 dicembre 2019
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SASSARI. Monta la polemica sui social al grido di #iononstozitta dopo la spiacevole aggressione verbale dell’altro ieri in VII commissione di Manuel Alivesi ai danni di Carla Fundoni. Con il capogruppo del misto di maggioranza che, durante i lavori ha perso le staffe gridando in faccia alla consigliera Pd «Stai zitta e ascolta». Un brutto scivolone di cui il consigliere si è rammaricato più volte nel proseguo dei lavori. Con la Fundoni che però ha deciso di non accettare le scuse, pubblicando dopo qualche ora un duro post su facebook, che in poche ore ha collezionato oltre un centinaio di commenti di sostegno. A cui si è immediatamente aggiunto quello dei consiglieri del centrosinistra presenti in commissione, con il gruppo Pd che ha chiesto ad Alivesi scuse pubbliche, e ha attaccato anche Maurilio Murru, che presiedeva la seduta, per non essere intervenuto.

Ieri si è aggiunto il sostegno delle due portavoci per la provincia di Sassari alla Conferenza delle Donne democratiche, Maria Paola Curreli ed Esmeralda Ughi. «Siamo preoccupate – scrivono –. Ciò che è emerso grazie alla denuncia di Carla Fundoni non è che uno dei tanti segnali del paradigma misogino e patriarcale dentro il quale sono immersi uomini, e purtroppo anche alcune donne. Non vorremmo che, nonostante il drappo rosso esposto nell’aula del consiglio, questa maggioranza pensi di impedire alle poche donne elette di partecipare alle decisioni politiche in maniera paritaria. Imporre il silenzio è, al pari di uno schiaffo, una forma di violenza».

«Preso atto del fatto che nel corso di una commissione possono verificarsi discussioni più o meno animate – sottolinea Maurilio Murru – ma che il confronto politico tra le parti non deve mai trascendere, va detto che la reazione del consigliere Alivesi nei confronti della consigliera Fundoni è apparsa eccessiva e il primo ad accorgersi di questo è stato proprio lo stesso consigliere che si è prontamente e ripetutamente scusato. Va stigmatizzato anche il comportamento della consigliera tendente ad impedire, ad un altro consigliere, l'espressione del proprio pensiero».

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