La Nuova Sardegna

Sassari

Il caso sul mercato di Valledoria ritorna in Consiglio

Il caso sul mercato di Valledoria ritorna in Consiglio

VALLEDORIA. Il polverone scoppiato sul mercato settimanale di Valledoria non accenna a placarsi. Dopo la notizia dell’apertura di un fascicolo da parte della Procura ora la minoranza attacca il...

13 dicembre 2019
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VALLEDORIA. Il polverone scoppiato sul mercato settimanale di Valledoria non accenna a placarsi. Dopo la notizia dell’apertura di un fascicolo da parte della Procura ora la minoranza attacca il sindaco Paolo Spezziga per non aver difeso le scelte assunte dal consiglio comunale lo scorso mese di luglio e chiede che il primo cittadino si presenti in aula per riferire sul caso. I consiglieri Francesco Piroddi, Andrea Pala, Ettore Puttolu, Giuseppe Cau, Francesco Taras e Giuseppe Poddighe non sono convinti che la struttura amministrativa abbia deciso le variazioni sul mercato tutta da sola, come invece ha affermato nei giorni scorsi il sindaco. «Non è possibile scaricare la propria responsabilità in questa maniera – spiegano in una nota –. Per prima cosa perché il primo cittadino era certamente a conoscenza di quanto concordato durante le riunioni con i commercianti, dato che era presente e viene difficile credere che un funzionario del Comune assuma decisioni di questo tipo senza avere un assenso, magari anche tacito, della parte politica». E ancora, i gruppi di minoranza paventano il rischio che sia venuta meno la centralità del ruolo dell’assemblea civica: «È vero che la politica non si occupa degli atti gestionali, che vengono predisposti dagli uffici, ma è altresì vero che il sindaco presiede il Consiglio e ne deve garantire le prerogative». I sei consiglieri non avevano condiviso lo spostamento del mercato, ma non lo avevano nemmeno ostacolato. Ecco perché poi, quando si sono accorti che nemmeno la maggioranza rispettava il proprio voto, hanno scritto uno degli esposti che poi è finito sul tavolo dei carabinieri di Valledoria e successivamente anche della Procura. «La questione non è politica – riprende la nota – non entriamo minimamente nelle prerogative della maggioranza di poter disciplinare il mercato in modo diverso rispetto al passato e questo lo abbiamo dimostrato in Consiglio quando si è votato per spostare il mercato e ci siamo astenuti. Certo, abbiamo evidenziato delle criticità oggettive sulla nuova area in termini di viabilità e di disponibilità di parcheggi rispetto alla più funzionale piazza Padre Pio, ma non abbiamo assolutamente ostacolato le scelte politiche della maggioranza». E ancora: «In quella sede però la sicurezza era garantita perché un’intera corsia di via De Gasperi era libera ed espressamente destinata a viabilità di emergenza cosa che poi è venuta meno con la nuova disposizione degli stalli». (s.sant.)



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