La Nuova Sardegna

OZIERI. «Da Copagri informazioni fuorvianti e nessuna conoscenza delle difficili dinamiche gestionali della struttura consortile». È la dura risposta del presidente del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, Diego Pinna, alle accuse dell’associazione di categoria che nei giorni scorsi aveva parlato di «assenza di programmazione» da parte dell’amministrazione consortile uscente puntando il dito in particolare sull’aumento dei ruoli seguito alla redazione del nuovo Piano di Classifica. Ricordando che il Piano è «un obbligo di legge, nella stesura del quale si è tenuto conto di tutti gli aspetti, compresi i moduli», il presidente risponde sottolineando che «parlare di aumento dell’83 per cento è fuorviante, perché l’aumento dell’imposta dei ruoli codice 630 e 642, passata dai 940 mila euro del 2016 ai 1.550 mila del 2017, ha delle cause note: l’ennesima riduzione dei contributi regionali rispetto al passato, questa volta di 400 mila euro, e l’aumento delle spese per l’acquisto di acqua grezza ed energia elettrica per 470 mila euro dovuti alla grave siccità di quell’annata». Ed è errato anche dire che il Consorzio ha deciso di riparare anziché sostituire le condotte, «perché laddove è stato possibile si è proceduto a fare gli investimenti a carico pubblico, in assenza dei quali è stato obbligatoriamente e necessariamente garantito il servizio irriguo. Raccontare, come fa Copagri a caccia di visibilità - aggiunge Pinna - che la sostituzione delle condotte andrebbe automaticamente a carico pubblico è la plastica dimostrazione che non si conoscono i meccanismi di funzionamento dei finanziamenti regionali o comunitari, e a chi palesa queste lacune non è lecito dare credito. E posso dire tranquillamente che lasciamo una qualità del servizio molto migliore di quella che abbiamo trovato». (b.m.)