La Nuova Sardegna

Sassari

A Sorso l’asilo nido del futuro, dove i bimbi imparano l’inglese

di Federico Spano
A Sorso l’asilo nido del futuro, dove i bimbi imparano l’inglese

Apre i battenti il “Nido Catta Bilingue” che potrà ospitare 80 piccoli allievi. Nelle aule videoproiettori interattivi e nel giardino gli asinelli bianchi dell’Asinara

17 dicembre 2019
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SORSO. L'asilo nido del futuro, dove si parla anche l'inglese, si usano lavagne multimediali e videoproiettori interattivi? Si trova a Sorso, è stato creato dalla Fondazione Rifugio A. Catta Onlus, e ha aperto i battenti lunedì 16. Ottanta bimbi avranno così la possibilità di vivere in un ambiente moderno e a misura di bambino. A disposizione dei piccoli, 600 metri quadri di aule e salette, e 5000 metri quadri di giardino, che ospita anche gli asinelli bianchi dell'Asinara. Il "Nido Catta Bilingue" è stato inaugurato sabato scorso dal presidente don Luca Collu, parroco di San Pantaleo e dalla direttrice Maria Alessandra Nieddu, alla presenza del sindaco di Sorso, Fabrizio Demelas, dell'assessora alla Cultura Marcella Spanu e della vicesindaca Rita Pisano.

«Le modalità di lavoro per l'insegnamento della lingua inglese - spiega la direttrice Nieddu - prevedono l'utilizzo di materiale vario, dal più tradizionale, come quello cartaceo, audio e video, uso di pupazzi e burattini, attività mimiche e giochi di movimento, al più innovativo, come il computer, considerando che il contesto esperienziale in cui vivono i bambini è ricco di strumenti tecnologici. Il rischio che si corre è che si utilizzi questo strumento per gioco, subendone il fascino e senza un uso programmato e consapevole. Il computer rappresenta una costante nella vita dei bambini, e noi non possiamo ignorare tale realtà. È nostro compito individuare progetti e strategie che avvalorino, sul piano pedagogico, il mezzo informatico. Il bilinguismo infantile è un processo spontaneo che ha luogo se il bambino ha sufficienti opportunità di ascoltare la lingua e sufficiente motivazione ad utilizzarla. Il soggetto bilingue sembra dotato di maggiore flessibilità mentale, di superiorità nella formazione dei concetti e di un insieme più diversificato di abilità cognitive».

Un'altra delle grandi novità del nuovo nido è l'uso della Lim, posizionata in basso, all'altezza dei più piccoli. «Grazie a questo dispositivo - continua la dottoressa Maria Alessandra Nieddu - è possibile scrivere, disegnare, allargare immagini, visualizzare testi riprodurre video o animazioni. È uno strumento d’integrazione con la didattica d'aula, poiché unisce la visualizzazione e la presentazione tipica delle lavagne tradizionali, con le opportunità del digitale e della multimedialità. Infine, verrà usato anche il videoproiettore. Oltre la proiezione d’immagini racconti e filastrocche in lingua inglese, il videoproiettore avrà una funzionalità particolare nel riconoscimento del proprio corpo, in quanto verrà collegato a un sensore che, successivamente, proietterà nel muro l'immagine e la sagoma dei bambini come se fosse uno specchio, e il bambino avrà maggiormente la percezione dello spazio vitale intorno a sé e dello spazio vitale degli altri. A differenza del televisore, in cui le informazioni e gli stimoli sono indotti in maniera passiva, il videoproiettore con sensore avrà la funzionalità di rendere i bambini primi protagonisti e creatori attivi delle attività in svolgimento. Non solo. L'utilizzo del videoproiettore è ad ampio raggio nello svolgimento delle varie attività didattiche, in particolar modo è importante nella drammatizzazione di racconti e fiabe».

La Fondazione Catta Onlus è riuscita a realizzare il nido del futuro grazie a un bando del 2013 che ha premiato l'innovativo progetto.

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