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Riaperta a metà la nuova bretella di Santa Giusta

NULVi. L’ordinanza del presidente dell’Unione di Comuni dell’Anglona Pietro Carbini aveva fatto ben sperare sulla riapertura al traffico della cosiddetta “bretella di Santa Giusta”. Invece a...

17 dicembre 2019
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NULVi. L’ordinanza del presidente dell’Unione di Comuni dell’Anglona Pietro Carbini aveva fatto ben sperare sulla riapertura al traffico della cosiddetta “bretella di Santa Giusta”. Invece a leggerla bene si tratta solo di una riapertura parziale. La strada insomma resta chiusa anche se solo per una cinquantina di metri, ma tristemente chiusa. Si potrà circolare solo sino al robusto sbarramento installato con quattro grossi blocchi di cemento in località “Fossu de mandras” ma non si potranno assolutamente superare.

Se ne potranno avvantaggiare in parte soltanto alcuni operatori agricoli e commerciali serviti dalla strada, e più precisamente per 1,5 km dall’incrocio con la statale 127 (Nulvi-Osilo) e per 2,5 km dall’incrocio con la provinciale 472 (Chiaramonti-Ploaghe) ma la strada resterà ancora sbarrata. Spezzata letteralmente in due da un ponticello collassato a causa delle piogge dei giorni scorsi.

Il raccordo di Santa Giusta (circa 6 km) rappresenta da sempre, per una grossa fetta di territorio dell’Anglona, un ottimo collegamento con la Sassari-Tempio e con la 131 e per questo è molto trafficata nonostante l’apertura della “Strada dell’Anglona” che porta agevolmente nel capoluogo sassarese. La sua chiusura, insieme a quella della vecchia provinciale Fenosu-Ploaghe, anch’essa chiusa a causa di un ponticello collassato, sta causando tantissimi disagi perché costringe gli automobilisti a raggiungere Martis e poi Chiaramonti per potersi innestare sulla Sassari-Tempio.

A preoccupare ulteriormente è anche il fatto che la strada è di proprietà dell’Unione dei Comuni dell’Anglona che pare non disponga delle risorse necessarie per intervenire nell’immediato, per cui la sua completa riapertura si preannuncia piuttosto difficoltosa e complessa. Le speranze per reperire i fondi necessari sono quindi riposte tutte sui due rappresentanti dell’Anglona eletti in Consiglio regionale, Pietro Moro e Gianfranco Satta, rispettivamente sindaci di Laerru e Tergu, entrambi componenti del consiglio dell’Unione di Comuni, che dovranno farsi carico delle difficoltà e delle problematiche create, paradossalmente, da soli cinquanta metri di strada.(m.t.)

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