La Nuova Sardegna

Sassari

Arrestato 50enne di Sorso: si denudava in pubblico

di Gavino Masia
Arrestato 50enne di Sorso: si denudava in pubblico

L’uomo fermato dietro il palazzo comunale: atti osceni davanti alle donne. Contestata anche la violenza sessuale su minori, ora è in carcere a Bancali

31 dicembre 2019
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PORTO TORRES. Si denudava al passaggio delle persone, specie di giovani donne (in particolare di fronte a una ragazza di 18 anni). Una azione ripetuta più volte in pieno centro e che alla fine è costata l’arresto a un 50enne con precedenti penali di Sorso. I carabinieri della compagnia di Porto Torres lo hanno fermato.

L’attività investigativa del nucleo operativo e della stazione - dopo le prime segnalazioni - ha permesso in poco tempo di individuare il pregiudicato. I militari hanno infatti raccolto indizi pesanti sul comportamento tenuto dall’uomo davanti alla gente e lo hanno arrestato per il reato di violenza sessuale, anche nei confronti di minori perchè pare che alcuni fatti siano avvenuti di fronte a minori.

Dopo le formalità espletate in caserma, il 50enne - su disposizione del magistrato che segue la vicenda - è stato trasferito nel carcere di Bancali. Il giudice delle indagini preliminari ha convalidato l’arresto.

I fatti contestati risalgono alla settimana scorsa e coincidono con la due giorni di festa organizzata da una associazione no profit in piazza Umberto I. Un evento presente nel cartellone natalizio dedicato alla musica e al ballo, dove erano presenti centinaia di persone di tutte le età. Proprio in quella occasione diversi cittadini si sono accorti di una persona che si denudava davanti alla gente che transitava nelle via adiacenti il centro per arrivare al centro della piazza. E dopo le “esibizioni” non gradite dai cittadini si allontanava velocemente per non essere preso di mira dalle famiglie che assistevano allo spettacolo musicale con i figli piccoli.

Una situazione che stava comunque diventando pericolosa per chiunque si trovasse a transitare nei vicoli dietro il palazzo comunale. Da qui le chiamate per segnalare il fatto ai carabinieri. Sono iniziati gli appostamenti che hanno permesso ai carabinieri, guidati dal capitano Danilo Vinciguerra, di risalire al pregiudicato, già noto per questo tipo di reati. Il Codice penale in questi casi prevede la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori. E se da ciò deriva il pericolo che gli stessi minori vi assistano. Chi si masturba pubblicamente, come in questo caso, commette il più grave reato di atti osceni in luogo pubblico, essendo un comportamento che offende il pudore sessuale.

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