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Sassari

Sassari, Nicola Sanna al sindaco: «Campus, il disastro lo stai facendo tu»

Sassari, Nicola Sanna al sindaco: «Campus, il disastro lo stai facendo tu»

La risposta dell'ex, dopo la conferenza del primo cittadino: "Non ha potuto parlare d’altro perché in sei mesi nulla ha realizzato"

03 gennaio 2020
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SASSARI. «Parlare di un inesistente disastro ereditato dall’amministrazione precedente, per un verso offende l’intelligenza dei sassaresi e per l’altro offende i dipendenti comunali».

L’ex sindaco di Sassari Nicola Sanna replica al suo successore Gian Vittorio Campus che alcuni giorni fa, in occasione della conferenza stampa di fine anno insieme alla giunta – tracciando un bilancio dei primi sei mesi di mandato – ha detto di aver «ereditato un disastro».

La risposta di Sanna non si è fatta attendere: «Le sue rimostranze sono davvero ridicole e scopiazzano un vecchio registro della vecchia politica tipico della sua giovinezza ormai sfiorita. Per giustificare il suo nulla di questi primi sei mesi di governo della città rispolvera il vecchio adagio “ci hanno lasciato un disastro”, una frase a cui l’elettore non crede ormai più anche perché in questo caso è platealmente falsa e maldicente».

Nicola Sanna elenca quelle che a suo dire sono palesi contraddizioni: «Campus si contraddice quando afferma di aver recuperato sei milioni di euro dal bilancio comunale. Infatti con la finanziaria del governo Gentiloni per il 2018, furono finalmente allentati i vincoli del patto di stabilità, liberando così le risorse dell’avanzo di amministrazione che fino a tutto il 2017 dovevano essere immobilizzate per il rispetto del pareggio di bilancio a copertura di 17 fondi a garanzia di entrate dovute ma non riscosse per inadempienza dei contribuenti».

«In questi anni, nonostante i vincoli del pareggio bilancio, i tagli alla spesa del personale e il blocco degli stipendi, la macchina comunale ha sempre funzionato egregiamente, consentendo alla città di resistere alla crisi ma anche di recuperare ingenti risorse per il completamento di opere, la programmazione e la realizzazione di nuove, garantendo una capacità di pagamento degli impegni di spesa dell’88% in 21 giorni dalla emissione delle fatture da parte dei fornitori di beni e servizi. Un risultato raggiunto solo da altri 10 comuni su 8.000 in Italia».

In una tabella depositata al passaggio di consegne tra i sindaci «abbiamo dettagliato ogni risorsa finanziaria recuperata dalla nostra progettualità finanziata dalla Regione, dallo Stato e dall’Ue, per un totale di 248 milioni di euro. Case popolari riparate e nuove 120 consegnate, 16 scuole riparate e una nuova per Ottava in cantiere. Fondi veri, 15 milioni per il rilancio del centro storico». Sanna parla di «scorrettezza del sindaco Campus» e sostiene che debba essere messa in evidenza «affinché il consiglio comunale non si convinca delle sue infondate affermazioni». L’ex sindaco torna su una serie di temi: «Intanto – spiega – non corrisponde al vero che i 4 milioni per il Palazzetto dello sport siano insufficienti per garantire la piena funzionalità e il rispetto delle norme di sicurezza e quelle richieste dalla Fip.

Si arriverà a 5.000 posti avendo l’integrale sostituzione del tetto, predisponendo così la struttura a un ulteriore ampliamento fino a 6.000 posti. È davvero risibile e provincialistico agitare il fantasma di una fuga della Dinamo a Cagliari». Per la bonifica di via XXV Aprile, invece, «è stata la nostra giunta, per prima, ad uscire dalla genericità della bonifica e fare i primi e unici studi analitici sull’inquinamento reale presente il quell’area, determinando così che per la prima fase di messa in sicurezza e bonifica si spendessero i primi 3 milioni disponibili. Ma che fa Campus? Vuole perdere anche i 27 milioni per il centro intermodale quando non solo parla ma fa votare un Dup che prevede un altro sito, quindi un nuovo progetto». «Tra le diverse castronerie di fine anno pronunciate dal sindaco Campus abbiamo sentito anche che non sarebbero stati incassati i contributi che la società Saba, che ha costruito e gestisce i due parcheggi interrati di emiciclo Garibaldi e piazza Fiume, deve annualmente versare al Comune. Quelle somme sono state regolarmente iscritte tra le poste in entrata, come crediti assolutamente esigibili, certi e facilmente incamerabili alle casse comunali». Sul progetto per la mobilità sostenibile, «da noi vinto tra le prime 6 città capoluogo di provincia, ottenendo un milione e 600mila euro di finanziamento – attacca Sanna – la furia iconoclasta di Campus nei confronti delle piste ciclabili ci porterà a perdere anche questi finanziamenti, destinati a ottimizzazione e ampliamento della rete ciclabile, con una serie di indirizzi e correttivi che la nostra giunta aveva già trasmesso ai progettisti. Togliere le piste ciclabili per fare nuove rotatorie con quei finanziamenti espone il Comune alla revoca del finanziamento stesso. Non si dimentichi la città che l’avversione di Campus alla metropolitana di superficie e al suo ampliamento, già praticata 19 anni fa, ci fece perdere i finanziamenti a favore di Cagliari, ci sono voluti decenni per recuperare nuove risorse.

Oggi il suo immobilismo nei confronti di Arst per ristabilire la piena funzionalità di Sirio, utilissimo e necessario per gli abitanti di Santa Maria di Pisa e Latte Dolce, ci relega ai margini della mobilità sostenibile». Per poi passare alla questione città metropolitana: «Noi nel dicembre 2018 abbiamo firmato un accordo di programma con la Regione che portava al Nord Ovest più di 85 milioni di euro, di cui 25 solo per Sassari. Noi abbiamo già speso 3 milioni per l’aeroporto di Alghero entro il primo semestre 2019, tutti gli impegni di spesa devono essere assunti entro dicembre 2022. Cosa sta facendo Campus per poter raggiungere questo obiettivo? Di questo avrebbe dovuto parlare in conferenza stampa, ma non l’ha fatto perché nulla ha fatto». (cr.sas.)

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