La Nuova Sardegna

Sassari

Reis, un boomerang per i Comuni

Reis, un boomerang per i Comuni

Corsa di Osilo, gestore del Plus, per affidare i fondi. Il nodo dell’impegno di spesa

03 gennaio 2020
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OSILO. Il trasferimento da parte della Regione al Comune di Osilo, ente gestore del Plus Anglona-Coros-Figulinas, della somma di 1.485.768,90 euro per le gestione del Reis “Agiudu Torrau”, negli ultimi giorni dell’anno, ha a che fare con quello che, con una espressione un po’ gergale può essere definito il principio della “patata bollente”. Che non ha connotazioni positive in nessun caso, perché presuppone lo scarico di problemi su altri, ma men che meno è comprensibile quando a liberarsi del problema sono le amministrazioni pubbliche, scaricandone le conseguenze su altre amministrazioni.

È ciò che avviene regolarmente da qualche anno, da quando le norme finanziarie hanno posto vincoli molto rigidi alla cosiddetta “applicazione dell’avanzo di amministrazione”. Di fatto, decretando l’impossibilità di spendere somme che pur sono nella disponibilità degli enti, se non precedentemente impegnate. E che come conseguenza ha il congelamento di fondi, con forte limitazione dell’azione amministrativa, spesso sul versante della spesa sociale. Ecco, la Regione, per liberarsi di risorse che altrimenti costituirebbero per essa avanzi impossibili da applicare, da alcuni anni trasferisce i fondi ai Comuni, scaricando su di essi l’onere di impegnare tempestivamente le somme, oppure di portarle all’anno successivo in “avanzo vincolato”, con tutti i limiti di cui si è detto. Ma, considerato che il trasferimento avviene puntualmente negli ultimi giorni dell’anno, di fatto i Comuni si trovano nella condizione di non poter percorrere la prima via – l’impegno delle somme –, perché secondo i principi della contabilità pubblica, l’impegno presuppone l’individuazione di un creditore certo, con nome, cognome, ragione sociale, codice fiscale e partita Iva, oltre al motivo del debito – per cui se le ritrovano nell’avanzo dell’anno successivo, il più delle volte con l’impossibilità di spenderle.

C’è da dire che le stesse somme venivano finora trasferite direttamente ai Comuni, cui compete la gestione del Reis, tant’è che la stessa determinazione regionale dell’11 dicembre scorso, che dispone l’accredito al Plus, stabilisce che “il Comune/Unione di Comuni in cui insiste l’ufficio di piano dell’Ambito territoriale Plus competente provvede a trasferire con i medesimi criteri le risorse ai singoli Comuni”. Così, il Consiglio di Osilo si è dovuto riunire in seduta straordinaria urgente il 30 dicembre, per poter apportare la necessaria variazione al bilancio, e gli uffici comunali hanno dovuto fare le corse nell’ultimo giorno dell’anno per adottare tutti gli atti amministrativi che disponessero il trasferimento delle risorse ai 23 Comuni del Plus. I quali, alla fine della storia – ma non poteva essere diversamente, perché in caso contrario sarebbe dovuto essere il Comune di Osilo a sobbarcarsi un avanzo di un milione e mezzo di euro – saranno quelli che si troveranno fra le mani la “patata bollente”.

Mario Bonu

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