La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, borse di studio Ersu: arrivano i fondi

Il presidente e il direttore generale di Ersu Massimo Sechi e Antonello Arghittu
Il presidente e il direttore generale di Ersu Massimo Sechi e Antonello Arghittu

La Regione ha stanziato i 485mila euro necessari a coprire gli ultimi 152 idonei delle graduatorie

10 gennaio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Arrivano i soldi per coprire il 100 per centro delle borse di studio Ersu assegnate agli idonei nella graduatoria 2019/2020. La Regione ieri ha dato ufficialità allo stanziamento e trasferimento nelle casse di Ersu Sassari dei 485mila euro necessari. Nei prossimi giorni gli uffici Ersu potranno procedere con lo scorrimento della graduatoria e rendere quindi beneficiari del contributo regionale anche gli ultimi 152 studenti, fino ad oggi in attesa di borsa per assenza di fondi. «Promessa mantenuta – sottolineano il presidente e il direttore generale di Ersu Massimo Sechi e Antonello Arghittu – dall’assessore regionale alla pubblica istruzione Biancareddu, a dimostrazione che sia la Regione, l’assessorato in prima linea e i suoi apparati amministrativi, oltre che gli Enti per il diritto allo studio, lavorano incessantemente a tutela degli studenti iscritti negli atenei sardi».

«Ora è il momento – continuano Sechi e Arghittu – di fare chiarezza, una volta per tutte sui numeri. In primis sui più volte declamati 600 studenti idonei che - fino a ieri non avevano ancora ricevuto la borsa di studio da parte di Ersu. Nella realtà, e come più volte ribadito, sono 152 gli studenti idonei che per ultimi godranno del beneficio economico a causa di un stanziamento successivo, promesso ed arrivato, per assenza di fondi, ma che usufruiscono comunque dell’alloggio e del servizio mensa».

«Si continua poi a ripetere erroneamente – sottolineano il presidente e il direttore generale di Ersu – che gli studenti iscritti in Giurisprudenza che sarebbero stati “ingiustamente” esclusi dalle borse per motivi di merito. In realtà gli studenti in Giurisprudenza esclusi dal beneficio sono 66, di cui 32 sono stati esclusi perché in possesso di un reddito eccedente il limite massimo prestabilito e solo 34 perché privi del requisito di merito, ovvero perché non hanno conseguito il numero minimo di crediti per accedere alla borsa. Solo 6 di tali studenti esclusi hanno presentato ricorsi in autotutela al nostro Ente per richiedere il riconoscimento dell’idoneità, uno dei quali è stato accolto».

«Dei ricorrenti in Giurisprudenza, quindi – spiegano i dirigenti Ersu – restano non idonei per merito solamente 5 studenti. Alla base dell’esclusione ci sono i cosiddetti “crediti liberi” che gli studenti hanno inserito nella domanda di borsa ma che non risultano certificati da Uniss come “attività proveniente da piano carriera”. I crediti liberi sono, infatti, dei crediti che si conseguono seguendo seminari, convegni o laboratori ma che per essere considerati utili al fine dell’ottenimento della borsa di studio devono essere inseriti nel piano di studi di ciascuno studente e questo deve essere certificato nel gestionale digitale delle carriere universitarie degli studenti, “ESSE 3”, in uso all’Università. L’Ersu, come previsto nel Bando, accede a questa piattaforma digitale per le verifiche. Perché, quindi, il problema deve essere imputato a Ersu che ha il solo compito di garantire - come ha sempre fatto e sempre farà - il diritto allo studio a chi ha i requisiti di reddito e di merito per ottenerlo?».

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative