TRIbuNALE DI NUORO
Omicidio stradale, a processo giovane di Bono
NUORO. Prima udienza subito rinviata per Massimiliano Carta, il giovane di Bono finito sotto processo per omicidio colposo stradale. Carta il 24 ottobre del 2018, mentre si trovava alla guida della...
24 gennaio 2020
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NUORO. Prima udienza subito rinviata per Massimiliano Carta, il giovane di Bono finito sotto processo per omicidio colposo stradale. Carta il 24 ottobre del 2018, mentre si trovava alla guida della sua Volkswagen Passat aveva investito un anziano di Ollolai, Pietro Ladu, di 89 anni, che stava attraversando la carreggiata fuori dalle strisce pedonali.
L’imputato, difeso dagli avvocati Gavino Calzoni e Athos Valori, era stato rinviato a giudizio dal giudice delle indagini preliminari Claudio Cozzella. I familiari della vittima si erano invece costituiti parte civile nel processo con l’avvocato Angelo Magliocchetti. Ieri il procedimento si è aperto davanti al giudice Luisa Rosetti che si dovrà pronunciare su alcune questioni sollevate dalle parti aggiornando il dibattimento al 30 gennaio.
Per Carta l’imputazione è quella di aver “cagionato per colpa, consistita in negligenza, imprudenza e imperizia e nella violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale la morte di Pietro Ladu”, ma con “l’attenuante per aver concorso a causare l’evento la condotta della vittima, che attraversava la carreggiata fuori dalle strisce pedonali”. Quel pomeriggio di due anni fa subito dopo il tragico incidente le condizioni di Pietro Ladu non erano sembrate particolarmente gravi, ma era morto in ospedale a causa dei forti traumi il quadro clinico precipita e il cuore dell’89 enne cessa di battere. (l.u.)
L’imputato, difeso dagli avvocati Gavino Calzoni e Athos Valori, era stato rinviato a giudizio dal giudice delle indagini preliminari Claudio Cozzella. I familiari della vittima si erano invece costituiti parte civile nel processo con l’avvocato Angelo Magliocchetti. Ieri il procedimento si è aperto davanti al giudice Luisa Rosetti che si dovrà pronunciare su alcune questioni sollevate dalle parti aggiornando il dibattimento al 30 gennaio.
Per Carta l’imputazione è quella di aver “cagionato per colpa, consistita in negligenza, imprudenza e imperizia e nella violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale la morte di Pietro Ladu”, ma con “l’attenuante per aver concorso a causare l’evento la condotta della vittima, che attraversava la carreggiata fuori dalle strisce pedonali”. Quel pomeriggio di due anni fa subito dopo il tragico incidente le condizioni di Pietro Ladu non erano sembrate particolarmente gravi, ma era morto in ospedale a causa dei forti traumi il quadro clinico precipita e il cuore dell’89 enne cessa di battere. (l.u.)